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L'opera ritrae l'artista, famoso nel delicato stile wagoto, che impersonava sia ruoli maschili che femminili. Pur essendo un interprete molto dotato grazie anche alle sue notevoli capacità canore date da un impressionante estensione vocale, la sua carriera risentì degli squilibri psichici che caratterizzarono l'ultima parte della sua esistenza
ai tempi divenne celebre la conflittualità con il fratello, l'attore kataoka Gato III, che arrivò a rifiutare di prendere parte allo shumei, la cerimonia collettiva durante la quale un gruppo di attori assumeva un nuovo nome d'arte, molto spesso quello di un loro predecessore. Lo shumei era un vero e proprio evento sociale di grande importanza professionale, oltre che un fatto mondano in cui si riuniva tutto il jet set dei kabuki.
Il rifiuto di partecipare a un evento del genere fu certamente un grande affronto all'onore di Kataoka Nizaemon. Si dice che furono proprio le frequenti liti con il fratello a portare Kataoka Nizaemon alla pazzia
stampa commemorativa dell'attore kabuki: Kataoka Nizaemon X
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