Dialogo tratto da "Il maestro e margherita" di Bulgakov

Dialogo tratto da "Il maestro e margherita" di Bulgakov

Ma a questo punto, qualcosa costrinse Woland a rivolgere la sua attenzione a una torre rotonda

... che era sul tetto alle sue spalle.

Dal suo muro uscì un uomo cupo, dalla barba nera, stracciato, sporco di creta,con indosso un chitone e sandali di fattura casalinga.

- Toh! - esclamò Woland, guardando il nuovo venuto con aria di scherno. - Sei proprio l'uomo che mi sarei aspettato di vedere qui! A che cosa dobbiamo l'onore della tua visita,ospite non invitato? -

- Son venuto da te, spirito del male e signore delle ombre - rispose il nuovo venuto guardando Woland di sottecchi, con ostilità.

- Se vieni da me, perchè non mi hai salutato, ex pubblicano? -disse severo Woland.

- Perchè non voglio che tu goda salute - rispose l'altro insolentemente.

- Eppure dovrai metterti l'animo in pace, - replicò Woland, e un sorriso beffardo distorse la sua bocca.-Non hai fatto in tempo a comparire sul tetto che hai già detto una sciochezza, e ti dirò io in cosa consiste: nel tuo tono. Hai pronunciato le tue parole come se tu non riconoscessi l'esistenza delle ombre, e neppure del male. Non vorresti avere la bontà di riflettere sulla questione: che cosa farebbe il tuo bene, se non esistesse il male? E come apparirebbe la terra la terra, se ne sparissero le ombre? Le ombre provengono dagli uomini e dalle cose. Ecco l'ombra della mia spada. Ma ci sono le ombre degli alberi e degli esseri viventi. Vuoi forse scorticare tutto il globo terrestre, portandogli via tutti gli alberi e tutto quanto c'è di vivo per il tuo capriccio di goderti la luce nuda? Sei sciocco.

- Non intendo discutere con te, vecchio sofista. - rispose Levi Matteo.

- Non puoi neanche discutere con me per il motivo che ho già detto: sei sciocco ,-...

Per i curiosi: il dialogo si svolge su un tetto di una palazzina di Mosca nel 1966 circa tra Woland (Satana) e Levi Matteo (uno dei dodici apostoli)