Cicerone, Filippiche: 11; 21-25, pag 2

Cicerone, Filippiche: 11; 21-25

Latino: dall'autore Cicerone, opera Filippiche parte 11; 21-25
[X] Adde istuc sermones hominum, adde suspiciones, adde invidiam [X] Aggiungi a ciò i ragionamenti degli uomini, aggiungi i sospetti, aggiungi linvidia
Imitare me, quem tu semper laudasti, qui instructam ornatamque a senatu provinciam deposui, ut incendium patriae omissa omni cogitatione restinguerem Imita me, che tu sempre hai lodato, (me) che rinunciai alla provincia messami in perfetto ordine dal sentao, per spegnere lincendio della patria, messo da parte ogni pensiero
Nemo erit praeter unum me, quicum profecto, si quid interesse tua putasses, pro summa familiaritate nostra communicasses, qui credat te invito provinciam tibi esse decretam Non vi sarà nessuno, eccetto me soltanto, col quale senzaltro ti saresti aperto, se tu avessi pensato che qualcosa poteva interessarti, data la nostra grandissima amicizia, (nessuno) che pensi che la provincia ti è stata proposta contro la tua volontà

Maybe you might be interested

Cicerone, Filippiche: 02; 01-05
Cicerone, Filippiche: 02; 01-05

Latino: dall'autore Cicerone, opera Filippiche parte 02; 01-05

Hanc, quaeso, pro tua singulari sapientia reprime famam atque effice, ne id, quod non curas, cupere videare Reprimi, ti prego, dalla tua eccezionale saggezza, questa diceria e fà in modo che non sembri desiderare ciò che non desideri
[24] Quod quidem eo vehementius tibi laborandum est, quia in eandem cadere suspicionem collega, vir clarissimus, non potest [24] E in ciò in verità tanto più zelatamente tu devi impegnarti perché il tuo collega, uommo illustre, non può cadere nel medesimo sospetto

Maybe you might be interested

Cicerone, Filippiche: 07; 17-27
Cicerone, Filippiche: 07; 17-27

Latino: dall'autore Cicerone, opera Filippiche parte 07; 17-27

Nihil horum scit, nihil suspicatur; bellum gerit, in acie stat, de sanguine et de spiritu decertat; ante provinciam sibi decretam audiet, quam potuerit tempus ei rei datum suspicari Nulla di ciò sa, di nulla sospetta; sta conducendo la guerra, è in battaglia, mette a rischio il sangue e respiro; saprà che gli è stata affidata una provincia, prima che abbia avuto la possibilità di sospettare che era stato dato del tempo per quella cosa
Vereor, ne exercitus quoque nostri, qui non dilectus necessitate, sed voluntariis studiis se ad rem publicam contulerunt, tardentur animis, si quicquam aliud a nobis nisi de instanti bello cogitatum putabunt Temo che anche i nostri eserciti, che con slancio di volontari, non per obbligo di leva, si consacrarono allo Stato, rallentino il vigore, si crederanno che da parte nostra si è pensato a qualche altra cosa allinfuori della incombente guerra

Maybe you might be interested

Cicerone, Filippiche: 01; 12-15
Cicerone, Filippiche: 01; 12-15

Latino: dall'autore Cicerone, opera Filippiche parte 01; 12-15

Quodsi provinciae consulibus expetendae videntur, sicut saepe multis clarissimis viris expetitae sunt, reddite prius nobis Brutum, lumen et decus civitatis; qui ita conservandus est ut id signum, quod de caelo delapsum Vestae custodiis continetur; quo salvo salvi sumus futuri Chè se le province sembrano dover essere desiderate dai consoli, come spesso furono desiderate da molti illustri uomini, restituite prima a noi Bruto, onore e gloria della città; e costui così deve essere tutelato come quella statua che, caduta dal cielo, è affidata alle Vestali; e se questo sarà salvo, saremo salvi
Tunc vel in caelum vos, si fieri poterit, umeris nostris tollemus, provincias certe dignissimas vobis deligemus; nunc, quod agitur, agamus Allora con le nostre spalle, ci porteremo, se sarà possibile, anche in cielo, sceglieremo certamente province assai degne di voi; ora faccciamo con impegno, ciò che si sta facendo

Maybe you might be interested

Cicerone, Filippiche: 02; 41-46
Cicerone, Filippiche: 02; 41-46

Latino: dall'autore Cicerone, opera Filippiche parte 02; 41-46

Agitur autem, liberine vivamus an mortem obeamus, quae certe servituti anteponenda est Si tratta poi (di sapere) se dobbiamo vivere liberi o affrontare la morte, che certamente deve essere preferita alla schiavitù
Cicerone, In Verrem: 02; 21-25

Cicerone, De Oratore: Libro 01; 01-05

Cicerone, In Verrem: 02; 04-01-02

Cicerone, De officiis: Libro 01 - Parte 04

Cicerone, Tuscolanae Disputationes: Libro 05; 61-70

Cicerone, De Inventione: Libro 02; 01-10