Cicerone, De Oratore: Libro 01; 26-30, pag 3

Cicerone, De Oratore: Libro 01; 26-30

Latino: dall'autore Cicerone, opera De Oratore parte Libro 01; 26-30
[XXX] [134] Tum Crassus adridens "quid censes," inquit "Cotta, nisi studium et ardorem quendam amoris [XXX][134] E Crasso ridendo: Che cosa credi, disse, che ciò possa essere se non la diligenza e la passione
Sine quo cum in vita nihil quisquam egregium, tum certe hoc, quod tu expetis, nemo umquam adsequetur Senza le quali non solo non riuscirai a conseguire alcun notevole successo nella vita, ma puoi star certo che fallirai anche lo scopo che ti sei prefisso
Neque vero vos ad eam rem video esse cohortandos, quos, cum mihi quoque sitis molesti, nimis etiam flagrare intellego cupiditate Vedo che voi non avete bisogno di essere stimolati a questi studi: anzi dal fatto che opprimete anche me con le vostre domande , debbo dedurre che siete anche infiammati da un fortissimo desiderio dimparare

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[135] Sed profecto studia nihil prosunt perveniendi aliquo, nisi illud, quo eo, quo intendas, ferat deducatque, cognoris [135] Bisogna però riconoscere che il desiderio di raggiungere uno scopo a nulla serve, se non si conoscono i mezzi per conseguirlo
Qua re quoniam mihi levius quoddam onus imponitis neque ex me de oratoris arte, sed de hac mea, quantulacumque est, facultate quaeritis, exponam vobis non quandam aut perreconditam aut valde difficilem aut magnificam aut gravem orationem consuetudinis meae, qua quondam solitus sum uti, cum mihi in isto studio versari adulescenti licebat Ora, siccome il còmpito che mimponete non mi costa molta fatica, e voi non mi chiedete di fare una discussione sul perfetto oratore, ma di parlare della mia capacità oratoria, qualunque essa possa essere, vi esporrò non già dei precetti segretissimi o dìfficilìssimi o grandiosi o solenni, ma ciò che io solevo fare da giovane, quando potevo praticare questi studi

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[136] Tum Cotta "o diem, Sulpicius, nobis" inquit "optatum [136] E allora Cotta: Ecco giunto, o Sulpicio, il giorno che abbiamo tanto desiderato
Quod enim neque precibus umquam nec insidiando nec speculando adsequi potui, ut, quid Crassus ageret meditandi aut is dicendi causa, non modo videre mihi, sed ex eius scriptore et lectore Diphilo suspicari liceret, id spero nos esse adeptos omniaque iam ex ipso, quae diu cupimus, cognituros Quante volte ho cercato di conoscere, e con preghiere e con insidie e con lo stare alle vedette, quale fosse il metodo di Crasso nel preparare e nel pronunziare i suoi discorsi: e giammai sono riuscito non dico a conoscerlo, ma nemmeno a intravederlo attraverso le indiscrezioni del suo scrivano e lettore Difilo, quindi spero che raggiungeremo il nostro scopo e sapremo da Crasso in persona tutte quelle cose che da tanto tempo desideravamo conoscere

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