Autoritratto con Bernardino Campi - Sofonisba Anguissola

autoritratto con Bernardino Campi - Sofonisba Anguissola

Ingegnoso e brillante, il dipinto è anche pioneristico nel suo modo di aggirare le convenzioni di genere: a un primo sguardo quel che vediamo è Campi (maestro di gioventù di Sofonisba) che girando la testa guarda noi spettatori al di sopra della sua spalla, mentre controlla la posa e l'immagine della sua pupilla

Se però ci riflettiamo, ci accorgiamo che non è lui a imporre la posizione alla modella ma al contrario è Sofonisba che lo mette in posa! 

Non soltanto la donna si conquista quasi il doppio dello spazio rispetto al suo maestro, e lo raffigura mentre sta dipingendo i ricami sul vestito di lei (un compito solitamente riservato agli apprendisti) ma originariamente Anguissola aveva dipinto il proprio polso che incontrava quello del pittore.

Sofonisba era capace di grandi imprese, e in vecchiaia era chiaramente altrettanto acuta. Già ultra novantenne, venne ritratta da Anton Van Dyck, un pittore molto più giovane di lei. Affascinato dalla sua intelligenza, nel 1624 van Dyck la dipinse astuta e austera al contempo: due qualità che ancora si leggono bene nel suo sguardo penetrante e risoluto, nonostante la pittrice fosse ormai quasi cieca. Van dyck ricordava che era ancora molto attenta.

Anche se non sapremo mai che cosa avrebbe dipinto se le fossero state offerte le stesse opportunità che avevano i suoi colleghi maschi, i dipinti di Sofonisba dimostrano la sua brama di sperimentare e ed evidenziano la sua astuzia nelle escogitare modi per sovvertire le limitazioni che si volevano imporre al suo talento. 

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