Partita a scacchi - Sofonisba Anguissola

Partita a scacchi - Sofonisba Anguissola

La sua era una famiglia numerosa, sette figli. Un fratello e sei sorelle. La famiglia era di media nobiltà ma ben inserita in società, grazie anche al padre dalla cultura umanistica e pedagogica. Funestata da un disturbo visivo nell'ultima parte della sua vita, la pittrice non fu molto produttriva da quel momento sotto il profilo artistico

Il dipinto rappresenta l'arte al femminile. Sono ritratte tre delle sue sorelle, due di loro stanno giocando a scacchi. Immortalata la scena finale, siamo alla mossa che dichiarerà lo scacco matto. Lucia, la sorella più grande sta per fare la sua ultima mossa, mentre la sfidante, la sorella Minerva, resasi conto dei titoli di coda che cominciano a scorrere sulla partita, alza la mano destra in segno di resa.

La quarta figura presenta, rappresenta una anziana domestica che faceva parte della famiglia. La più piccola, dal nome Europa, assiste alla partita sorridendo. Si è resa conto anche lei della situazione che volge a sfavore di Minerva

Gli scacchi erano considerati un gioco maschile, che richiedeva abilità logiche e strategica, qualità raramente attribuita alle donne. Nonostante l'allegria che trapela dal dipinto, l'espressione beffarda nel sorriso di Europa di fronte all'imminente vittoria di Lucia mostra che le ragazze prendevano seriamente il gioco. Il fatto che al tempo le pittrici non potessero servirsi di modelli e modelle per i ritratti di nudo restringeva il loro campo di azione della scelta dei soggetti;

Nei tanti anni di gratificazioni professionali, non mancarono momenti di dolore. Sofonisba perse due sorelle. Nel 64 mori Minerva, l'unica non pittrice, ma eccellente in lettere. Nel 65 morì Lucia, che era stata allieva della sorella e sua degna emula.

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Sofonisba nel 1555, con questo ritratto collettivo riunisce i motivi centrali della sua formazione artistica e umana: la celebrazione degli affetti familiari e dell'eccellenza femminile. L'emblematica scacchiera sta prima di tutto a significare che anche i momenti di svago, a casa Anguissola, si trasformavano in occasione per esercitare l'intelligenza; e non è una forzatura aggiungervi una allusione alla conquista di un primato femminile, se teniamo conto che nel gioco degli scacchi - che un'antica tradizione vedeva come una battaglia di amazzoni - sono le regine ad esercitare un ruolo decisivo.

La scena è ambientata in un giardino, ma si tratta di uno spazio simbolico simile a quello del Ritratto del padre con Minerva e Asdrubale, essendo anch'esso delimitato dalla allegorica quercia, mentre sullo sfondo appare il roccioso e azzurrato paesaggio alla fiamminga.

Cogliamo due delle sorelle Anguissola nel pieno della partita: sono Lucia e Minerva, allora rispettivamente sui 15 e 13 anni. Lucia muove soddisfatta una pedina mentre Minerva, in svantaggio, alza la mano quasi a difendersi con la sua abilità retorica, dato che era la letterata fra le sorelle; in mezzo a loro spunta la testolina sorridente di Europa, all'incirca di 10 anni, troppo piccola per seguire la dinamica delle mosse.


Sulla destra si sporge per osservare meglio la scena, un po' interdetta, un anziana domestica. Le quattro presentano un intero campionato di atteggiamenti e posture: Lucia di tre quarti, Europa di fronte, Minerva di profilo, la fantesca di sbieco. Questa rappresentazione di genere è la più complessa "invenzione" tentata dalla pittrice, a testimonianza delle sue aspirazioni giovanili, che la direzione presa in seguito dalla sua carriera impedì di coronare.

In un gioco stilistico a lei molto congeniale, il racconto di Sofonisba si sviluppa accostando elementi contrastanti: alla ricercata eleganza delle fanciulle, che sfoggiano abiti di broccato dai colori brillanti, preziose collane e ghirlande di perle sui capelli, fanno da contrappunto i modesti panni della serva, e alla contrapposizione di censo e di rango si aggiunge quella dell'età, tra l'infanzia, la giovinezza e la vecchiaia. 

Articolata anche la gamma delle espressioni:

  • il divertimento di Europa
  • la serietà delle sorelle maggiori
  • la perplessità della serva

E' stato osservato che nel ridotto spazio familiare del quadro si condensano decenni di sperimentazioni lombarde sulla scia delle osservazioni fisiognomiche leonardesche, arrivate fino a Sofonisba attraverso le colte sollecitazioni del suo ambiente.

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