Il concetto di questo luogo erano già presenti nell'alto medioevo. Il purgatorio di san Patrizio presenta un esempio del purgatorio come luogo concreto nell'aldilà. I castighi del purgatorio sono legati alla prova di resistenza al male (chi lì non cede ai demoni è sicuro di salvarsi l'anima). La pena è temporanea, quindi non è eterna. Manca il tema della montagna (il salire, la vicinanza al cielo) e delle preghiere. Si stabilisce uno stretto contatto tra i vivi e morti perché i vivi possono abbreviare la pena dei morti pregando.
Il modello principale è la Bibbia e ci sono molti richiami significativi al locus amoenus. Dante raffigura il purgatorio per la prima volta come una montagna posta su un'isola dell'emisfero australe, inaccessibile ai vivi a causa del divieto divino di sorpassare le colonne d'Ercole.
Il purgatorio è quindi una montagna posta sull'isola che non c'è, agli antipodi di Gerusalemme, tra la terra ed il paradiso, opposta all'inferno. Il monte a forma di tronco di cono. La montagna è suddivisa in 9 zone con la spiaggia e l'antipurgatorio diviso in 4 balzi in cui sostano i negligenti nel pentirsi. Il purgatorio è formato da 7 cornici come i 7 peccati capitali, dal più grave al più lieve. Sulla cima, dopo aver attraversato il fuoco della purificazione, si accede al paradiso terrestre. Qui Virgilio cede il suo ruolo di guida a Beatrice e Dante, dopo essersi pentito delle sue colpe e purificato nei fiumi dell'Eden, è uomo nuovo. Le pene che le anime devono espiare seguono la legge del contrappasso come nell'inferno, ma, siccome hanno la funzione di purificare e non di dannare per l'eternità, hanno due fasi diverse in ogni cornice: esempi ed il castigo.
Ci sono 7 angeli custodi delle cornici e rappresentano ognuno la virtù opposta al peccato. Il guardiano del regno è Catone, suicidatosi in nome della libertà romana. Virgilio, che rappresenta la ragione, è spaesato in questo luogo che non conosce e non conosce bene la via. Queste incertezze indicano i limiti della ragione umana priva della Grazia. Virgilio scompare nell'Eden e Dante piange, ma compare Beatrice. Lei è figura allegorica della Teologia e della Grazia, necessarie per accedere al paradiso e verso Dio. Beatrice è bellissima e ricorda a Dante le sue colpe, convincendolo a pentirsi. Il suo ruolo è quello di salvare Dante dal peccato, pur facendolo soffrire e piangere prima di condurlo in paradiso. Virgilio e Beatrice sono i due personaggi più importanti ed essi rappresentano i due valori terreni per Dante: la poesia e l'amore.
Il tempo nell'inferno e nel paradiso è eterno, ma non nell'purgatorio, perché questo è luogo di passaggio infatti dura 3 giorni.
Il purgatorio è un luogo luminoso e colorato, contrariamente all'inferno. Per Dante il viaggio è faticoso ma anche emozionante e gioioso.
Tematiche principali del Purgatorio. Il purgatorio è considerato la cantica dell'amicizia: Dante incontra molti amici poeti e artisti di un tempo. L'amicizia è spesso legata alla poetica. Altre amicizie si instaurano nel purgatorio grazie all'amore per la poesia. Questi sono temi autobiografici, infatti è proprio un viaggio nella memoria dell'autore. Il pianto compare spesso come segno di purificazione e il sorriso lo illumina.