Latino: dall'autore Properzio, opera Elegie parte Libro 01, Elegia 12
Quid mihi desidiae non cessas fingere crimen, Quod faciat nobis conscia Roma moram
Perché non smetti di attribuirmi la colpa della pigrizia, per il fatto che Roma consapevole mi procura indugio
Tam multa illa meo divisa est milia lecto, Quantum Hypanis Veneto dissidet Eridano, Nec mihi consuetos ampex nutrit amores [5] Cynthia nec nostra dulcis in aure sonat
Lei è lontana molte miglia dal mio letto, quanto l'Ipani dista dal veneto Eridano, né l'amplesso mi ravviva i consueti amori [5] né risuona la dolce Cinzia nel mio orecchio
Olim gratus eram: non illo tempore cuiquam Contigit, ut simili posset amare fide
Una volta ero caro: in quel tempo non toccò a nessuno di poter amare con simile fedeltà