Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 36, Paragrafi 183-190

Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 36, Paragrafi 183-190

Latino: dall'autore Plinio il Vecchio, opera Naturalis Historia parte Libro 36, Paragrafi 183-190
[183] gypso madido statim utendum est, quoniam celerrime coit; tamen rursus tundi se et in farinam resolvi patitur [183] Inumidito il gesso bisogna usarlo subito, perché si rapprende molto velocemente; tuttavia permette che sia di nuovo pestato e ridotto in polvere
usus gypsi in albariis, sigillis aedificiorum et coronis gratissimus L'uso del gesso molto gradito negli stucchi, negli ornamenti degli edifici e per le cornici
exemplum inlustre est, C E' famoso un esempio, C

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Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 33, Paragrafi 29-101

Latino: dall'autore Plinio il Vecchio, opera Naturalis Historia parte Libro 33, Paragrafi 29-101

Proculeium, Augusti Caesaris familiaritate subnixum, in stomachi dolore gypso poto conscivisse sibi mortem Proculeio, fiero per la familiarità di Cesare Augusto, bevuto il gesso, essersi dato la morte durante il dolore di stomaco
[184] Pavimenta originem apud Graecos habent elaborata arte picturae ratione, donec lithostrota expulere eam [184] I pavimenti hanno origine presso i Greci con un'arte elaborata col metodo della pittura, finché i marmi intarsiati la sostituirono

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Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 07, Paragrafi 01 - 16

Latino: dall'autore Plinio il Vecchio, opera Naturalis Historia parte Libro 07, Paragrafi 01 - 16

celeberrimus fuit in hoc genere Sosus, qui Pergami stravit quem vocant asaroton oecon, quoniam purgamenta cenae in pavimentis quaeque everri solent velut relicta fecerat parvis e tessellis tinctisque in varios colores Fu molto celebre in questo genere Soso, che a Pergamo collocò quello che chiamano sala non spazzata, perché aveva riprodotto con piccoli e vari tasselli in vari colori i rifiuti della cena sui pavimenti che sogliono essere tolti come se lasciati
mirabilis ibi columba bibens et aquam umbra capitis infuscans; apricantur aliae scabentes sese in canthari labro Ammirevoli qui una colomba che beve e che oscura l'acqua con l'ombra del capo; altre stanno al sole grattandosi sull'orlo di una coppa

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Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 12, Paragrafi 73-106

Latino: dall'autore Plinio il Vecchio, opera Naturalis Historia parte Libro 12, Paragrafi 73-106

[185] Pavimenta credo primum facta quae nunc vocamus barbarica atque subtegulanea, in Italia festucis pavita [185] Credo fatti dapprima i pavimenti che ora chiamiamo barbarici e sotto copertura, pressati in Italia con verghe
hoc certe ex nomine ipso intellegi potest Certo ciò può essere capito dal nome stesso

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Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 24, Paragrafi 01-10

Latino: dall'autore Plinio il Vecchio, opera Naturalis Historia parte Libro 24, Paragrafi 01-10

Romae scutulatum in Iovis Capitolini aede primum factum est post tertium bellum Punicum initum, frequentata vero pavimenta ante Cimbricum magna gratia animorum indicio est Lucilianus ille versus: Arte pavimenti atque emblemate vermiculato Il primo a rombo fu fatto a Roma nel tempio di Giove Capitolino iniziato dopo la terza guerra punica, invece frequenti i pavimenti prima (di quella) dei Cimbri con grande piacere degli animi, è prova quel verso di Lucilio: "Con arte di pavimento e con motivo variegato"

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Latino: dall'autore Plinio il Vecchio, opera Naturalis Historia parte Libro 15, Paragrafi 82-96

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