Livio, Ab urbe condita: Libro 07, 24-26, pag 4

Livio, Ab urbe condita: Libro 07, 24-26

Latino: dall'autore Livio, opera Ab urbe condita parte Libro 07, 24-26
Consul contione aduocata laudatum tribunum decem bubus aureaque corona donat; ipse iussus ab senatu bellum maritimum curare cum praetore iunxit castra onvocati i suoi uomini, il console elogiò il tribuno e gli fece dono di dieci buoi e di una corona d'oro Poi, per ordine del senato, Camillo andò a occuparsi della guerra sul litorale, unendo le proprie forze a qvelle del pretore
Ibi quia res trahi segnitia Graecorum non committentium se in aciem videbantur, dictatorem comitiorum causa T Manlium Torquatum ex auctoritate senatus dixit Ma siccome là sembrava che la campagna andasse per le lunghe, con i Greci che non avevano intenzione di affrontare uno scontro aperto, il senato autorizzò il console a nominare dittatore Tito Manlio Torquato, in modo che si potessero tenere le elezioni
Dictator magistro equitum A Cornelio Cosso dicto comitia consularia habuit aemulumque decoris sui absentem M Valerium Coruum -- id enim illi deinde cognominis fuit -- summo fauore populi, tres et viginti natum annos, consulem renuntiavit E il dittatore, nominato maestro di cavalleria Aulo Cornelio Cosso, presiedette le elezioni consolari e annunciò, tra l'entusiasmo del popolo, che la scelta era caduta su un giovane di trentatré anni, qvel Marco Valerio Corvo (dopo il dvello portava ormai questo soprannome) che, in sua assenza, ne aveva emulato le gesta gloriose

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Collega Coruo de plebe M Popilius Laenas, quartum consul futurus, datus est Come collega di Corvo venne nominato il plebeo Marco Popilio Lenate, destinato a rivestire la carica per la quarta volta
Cum Graecis a Camillo nulla memorabilis gesta res; nec illi terra nec Romanus mari bellator erat Contro i Greci Camillo non fece nulla che sia degno di essere ricordato: non erano un popolo che prediligesse il combattimento sulla terraferma, così come i Romani non amavano qvello in mare aperto

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Postremo cum litoribus arcerentur, aqua etiam praeter cetera necessaria usui deficiente Italiam reliquere Ma alla fine, rimasti senz'acqua e senza il necessario per la prolungata assenza da terra, i Greci abbandonarono l'Italia
Cuius populi ea cuiusque gentis classis fuerit nihil certi est Non è chiaro a quale popolo e a quale razza appartenesse qvella flotta

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Maxime Siciliae fuisse tyrannos crediderim; nam ulterior Graecia ea tempestate intestino fessa bello iam Macedonum opes horrebat Personalmente sarei portato a credere che fosse dei tiranni siculi, perché in qvel tempo la Grecia vera e propria, travagliata da lotte intestine, era già minacciata dalla potenza macedone

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