Sulla destra un domenicano, suonatore di viola da gamba, ferma con un cenno della mano e dello sguardo la musica che ancora sta suonato, sulla spinetta, l'uomo al centro, agghindato con una zimarra di tono blu bordata di pelliccia. Se a sinistra appare un giovane cantore dal cappello piumato, è l'imponente massa triangolare della figura centrale che spicca sulle altre per caratterizzazione psicologica, intensissimo volto modellato dalla luce al risaltare dal colletto bianco, il rapido voltarsi impresso nello sguardo e nelle mani, adunche e nervose, tese allo strumento.
Un rapporto fisico e psicologico che ha il suo fulcro nella musica, il cui ruolo educativo e formativo per il gentiluomo, ammantato poi di significati simbolici nel legame con gli ambienti colti di primo conquecento. E' la musica la vera protagonista di un dipinto in tessuto sull'interazione tra i protagonisti, in un clima emotivo e atmosferico da ambito chiaramente Giorgionesco di tre uomini riuniti per un concerto