Gesù rappresentato frontalmente, indica la moneta e si volge nettamente verso il suo interlocutore con una espressione di amarezza e di velato rimprovero verso il tranello teso con malizia dai suoi avversari.
Il pagamento del tributo all'imperatore era infatti il simbolo della soggezione dei Giudei a Roma: i Farisei odiavano questa imposizione e gli Zeloti arrivavano fino a considerare un dovere religioso il rifiuto del pagamento. Il Fariseo è rappresentato di profilo mentre tende la mano con la moneta a Cristo per comprometterlo: la fisionomia dalla fronte sfuggente, dal naso adulto, dagli occhi incavati lo caratterizza espressamente come il tipo della persona ambigua.
Il contrasto tra lo sguardo limpido emesso da Gesù e la doppiezza del fariseo non potrebbe essere più forte, sottolineato inoltre dai colori brillanti della tunica rosso sangue e dal manto blu di Cristo e dai colori terrosi e spenti della veste del fariseo. Il senso della risposta di Gesù è chiaro: paghiamo pure il tributo all'imperatore, ma occupiamoci del regno di Dio