Cicerone, In Verrem: 02; 05-36-40

Cicerone, In Verrem: 02; 05-36-40

Latino: dall'autore Cicerone, opera In Verrem parte 02; 05-36-40
[XXXVI]Cum praetor quaereretur et constaret neminem ei nuntiasse, fit ad domum eius cum clamore concursus atque impetus

[94] Tum iste excitatus audit rem omnem ex Timarchide, sagum sumit,lucebat iam fere, procedit in medium vini somni stupri plenus

Excipitur ab omnibus eius modi clamore ut ei Lampsaceni periculi similitudo versaretur ante oculos; hoc etiam maius hoc videbatur, quod in odio simili multitudo hominum haec erat maxima
[XXXVI] Mentre si va in cerca del governatore e risulta che nessuno l'ha informato, accade a que sto punto che la gente si accalca e tumultua gridando davanti alla sua casa

[94] Allora il nostro si sveglia e riceve da Timarchide il una relazione completa sull'accaduto, indossa un mantello militare - apparivano ormai le prime luci dell'alba - e s'inoltra in mezzo alla folla stordito dal vino, cascante di sonno, spossato dai piaceri venerei

Viene accolto da tutti con un tale clamore che gli balena davanti agli occhi la visione di un pericolo simile a quello corso a Lampsaco; e questo gli sembrava ancora più grave perché, a parità di odio, questo assembramento era davvero enorme
Tum istius acta commemorabatur, tum flagitiosa illa convivia, tum appellabantur a multitudine mulieres nominatim, tum quaerebant ex isto palam tot dies continuos per quos numquam visus esset ubi fuisset, quid egisset, tum imperator ab isto praepositus Cleomenes flagitabatur, neque quicquam propius est factum quam ut illud Uticense exemplum de Hadriano transferretur Syracusas, ut duo sepulchra duorum praetorum improborum duabus in provinciis constituerentur

Verum habita est a multitudine ratio temporis, habita tumultus, habita etiam dignitatis existimationisque communis, quod is est conventus Syracusis civium Romanorum ut non modo illa provincia, verum etiam hac re publica dignissimus existimetur
Allora si rinvangavano i suoi festini in riva al mare e i suoi famosi banchetti, pieni di scostuma tezze, allora erano citate per nome dalla folla le sue don ne, allora gli domandavano apertamente dove fosse stato e cosa avesse fatto per tanti giorni di seguito, durante i quali non era mai stato visto, allora reclamavano insi stentemente la consegna di Cleómene, preposto da Verre alla flotta come ammiraglio, e mancò un nonnulla che si ripetesse a Siracusa il ben noto episodio di Utica, dove venne inflitta una punizione esemplare ad Adriano, e che in due diverse province si innalzassero due sepolcri di due governatori ugualmente disonesti

Ma la gravità del momento fu considerata dalla folla , la minaccia di guerra, fu considerato il decoro e la reputazione comune, perché a Siracusa risiede una colonia di cittadini romani così importante da essere stimata assolutamente degna non solo di quella provincia ma anche del nostro Stato
[95] Confirmant ipsi se, cum hic etiam tum semisomnus stuperet, arma capiunt, totum forum atque Insulam, quae est urbis magna pars, complent

Unam illam noctem solam praedones ad Helorum commorati, cum fumantis etiam nostras navis reliquissent, accedere incipiunt Syracusas; qui videlicet saepe audissent nihil esse pulchrius quam Syracusarum moenia ac portus, statuerant se, si ea Verre praetore non vidissent, numquam esse visuros

[XXXVII, 96] Ac primo ad illa aestiva praetoris accedunt, ipsam illam ad partem litoris ubi iste per eos dies tabernaculis positis castra luxuriae conlocarat

Quem posteaquam inanem locum offenderunt et praetorem commosse ex eo loco castra senserunt, statim sine ullo metu in ipsum portum penetrare coeperunt
[95] La gente si fa coraggio da sé, mentre il no stro uomo, ancora mezzo addormentato, non smaltiva il suo stordimento; tutti imbracciano le armi e riempiono completamente la piazza principale e 1'Isola, che rap presenta gran parte della città

I corsari si fermarono presso Eloro quella sola, unica notte; poi, dopo aver lasciato le nostre navi ancora fu manti, cominciarono ad avvicinarsi a Siracusa: essi evidentemente avevano sentito dire spesso che non c'era niente di più bello del complesso urbanistico e dei por ti di Siracusa e si erano convinti che, se non avessero visto tali cose mentre era governatore Verre, non avreb bero mai più avuto occasione di vederle

[XXXVII, 96] E prima si avvicinano al celebre accampamento estivo del gover natore, proprio in quella zona della spiaggia dove costui in quei giorni aveva piantato le tende e dislocato il quar tier generale della dissolutezza

E dopo aver trovato de serta quella località ed essersi accorti che il governatore da quella località aveva levato il campo, subito, senza nessun timore, cominciarono ad addentrarsi direttamen te nel porto

Maybe you might be interested

Cicerone, In Verrem: 02; 46-50

Latino: dall'autore Cicerone, opera In Verrem parte 02; 46-50

Cum in portum dico, iudices, explanandum est enim diligentius eorum causa qui locum ignorant,in urbem dico atque in urbis intimam partem venisse piratas; non enim portu illud oppidum clauditur, sed urbe portus ipse cingitur et continetur, ut non adluantur mari moenia extrema, sed ipse influat in urbis sinum portus

[97] Hic te praetore Heracleo pirata cum quattuor myoparonibus parvis ad arbitrium suum navigavit

Pro di immortales
Quando io dico nel porto, o giudici - è infatti necessario offrire una spiegazione più accurata per quelli che non conoscono il posto-, intendo dire che i pi rati entrarono in città, anzi nella zona più interna della città; infatti la piazzaforte di Siracusa non finisce col porto, ma è il porto stesso a essere circondato e racchiuso dalla città, di modo che non è lambita dal mare l'estremi tà delle mura, ma il porto stesso si insinua fin nel cuore della città

[97] Qui, mentre tu eri governatore, il pira ta Eracleone navigò a suo piacimento con quattro piccole golette

Per gli dèi immortali
piraticus myoparo, cum imperi populi Romani nomen ac fasces essent Syracusis, usque ad forum Syracusanorum et ad omnis crepidines urbis accessit, quo neque Carthaginiensium gloriosissimae classes, cum mari plurimum poterant, multis bellis saepe conatae umquam aspirare potuerunt, neque populi Romani invicta ante te praetorem gloria illa navalis umquam tot Punicis Siciliensibusque bellis penetrare potuit; qui locus eius modi est ut ante Syracusani in moenibus suis, in urbe, in foro hostem armatum ac victorem quam in portu ullam hostium navem viderint una goletta corsara, men tre a Siracusa risiedevano l'autorità e i fasci littori, sim bolo del potere supremo del popolo romano, riuscì a rag giungere la piazza principale dei Siracusani e tutti i moli della città, là dove mai furono in grado di accostarsi le gloriosissime flotte dei Cartaginesi, all'epoca della loro massima potenza marinara e pur essendosi provate più volte in occasione di molte guerre, e la ben nota gloria navale del popolo romano, che prima del tuo governatorato non era stata macchiata da sconfitte, non fu mai in grado di penetrare in occasione di tante guerre combattute contro i Cartaginesi e contro i Siciliani; e la località presenta una tale conformazione naturale che i Siracusani potrebbero vedere un nemico armato e vitto rioso all'interno delle loro mura, nella città, nella piazza principale prima che una qualsiasi nave nemica dentro il porto

Maybe you might be interested

Cicerone, In Verrem: 02; 05-11-15

Latino: dall'autore Cicerone, opera In Verrem parte 02; 05-11-15

[98] Hic, te praetore, praedonum naviculae pervagatae sunt quo Atheniensium classis sola post hominum memoriam trecentis navibus vi ac multitudine invasit; quae in eo ipso portu loci ipsius portusque natura victa atque superata est

Hic primum opes illius civitatis comminutae depressaeque sunt: in hoc portu Atheniensium nobilitatis, imperi, gloriae naufragium factum existimatur

[XXXVIII]Eone pirata penetravit quo simul atque adisset non modo a latere sed etiam a tergo magnam partem urbis relinqueret

Insulam totam praetervectus est, quae est urbs Syracusis suo nomine ac moenibus, quo in loco maiores, ut ante dixi, Syracusanum habitare vetuerunt, quod, qui illam partem urbis tenerent, in eorum potestatem portum futurum intellegebant

[99] At quem ad modum est pervagatus
[98] Qui, mentre tu eri governatore, scorrazza rono liberamente le barche dei corsari, qui dove a memo ria d'uomo solo la flotta degli Ateniesi con trecento navi riuscì a sfondare grazie alla forza che le veniva dal nume ro; ma proprio in quel porto, per la natura stessa del luo go e del porto, essa fu battuta e sbaragliata

Qui per la prima volta la potenza di quella città fu fiaccata e som mersa; si pensa che in questo porto siano naufragate la reputazione, l'egemonia e la gloria degli Ateniesi

[XXXVIII] Un pirata dunque penetrò là dove, una volta entrato, biso gnava che si lasciasse non solo di fianco ma anche alle spalle, gran parte della città

Passò di fronte alle coste dell'intera Isola, che forma in Siracusa una città con un nome a sé e con proprie mura, dove i nostri antenati, co me ho detto prima, proibirono ai Siracusani di abitare perché capivano che il porto sarebbe caduto nelle mani di coloro che avessero occupato quella zona della cit tà

[99] Era da vedere come scorrazzava liberamente
Radices palmarum agrestium, quas in nostris navibus invenerant, iactabant, ut omnes istius improbitatem et calamitatem Siciliae possent cognoscere

Siculosne milites, aratorumne liberos, quorum patres tantum labore suo frumenti exarabant ut populo Romano totique Italiae suppeditare possent, eosne in insula Cereris natos, ubi primum fruges inventae esse dicuntur, eo cibo esse usos a quo maiores eorum ceteros quoque frugibus inventis removerunt

Te praetore Siculi milites palmarum stirpibus, piratae Siculo frumento alebantur

[100] O spectaculum miserum atque acerbum

Ludibrio esse urbis gloriam, populi Romani nomen, hominum conventum atque multitudinem piratico myoparoni
Lanciavano ripetutamente a terra le radici di palme sel vatiche che avevano trovato a bordo delle nostre navi, affinché tutti potessero conoscere la disonestà di Verre e la tragedia toccata alla Sicilia

E pensare che soldati sici liani, figli di coltivatori, i cui padri con la loro fatica rica vavano dalla terra tanto frumento da poter soddisfare le esigenze del popolo romano e di tutt' Italia, pensare, di co, che costoro, nati sull'isola consacrata a Cerere, dove si dice che la coltivazione dei cereali sia stata introdotta per la prima volta, si ridussero a far uso di quel cibo dal quale i loro antenati, con l'introduzione dei cereali, distolsero anche gli altri

Mentre tu eri governatore, i sol dati siciliani si nutrivano con le radici delle palme e i pi rati con il buon frumento di Sicilia

[100] Che spetta colo triste e crudele

E la gloria di una città come Roma, l'autorità del popolo romano, tutta una colonia di nostri concittadini e una folla di uomini tra i più ragguardevoli poté divenire oggetto di scherno di fronte a una goletta di pirati

Maybe you might be interested

Cicerone, In Verrem: Libro 04; 01-02

Latino: dall'autore Cicerone, opera In Verrem parte Libro 04; 01-02

In portu Syracusano de classe populi Romani triumphum agere piratam, cum praetoris inertissimi nequissimique oculos praedonum remi respergerent

Posteaquam e portu piratae non metu aliquo adfecti sed satietate exierunt, tum coeperunt quaerere homines causam illius tantae calamitatis

Dicere omnes et palam disputare minime esse mirandum si remigibus militibusque dimissis, reliquis egestate et fame perditis, praetore tot dies cum mulierculis perpotante, tanta ignominia et calamitas esset accepta

[101] Haec autem istius vituperatio atque infamia confirmabatur eorum sermone qui a suis civitatibus illis navibus praepositi fuerant
Nel porto di Siracusa un pirata poté celebrare il trionfo su una flotta del popolo romano, mentre i remi dei corsari schizzavano gocce d'acqua fino agli occhi del più poltrone e del più scellerato dei governatori

Dopo che i pirati furono usciti dal porto non perché spinti da un senso di paura ma perché ne avevano abba stanza, allora la gente cominciò a interrogarsi sulle cause di un disastro così grave

Tutti sostenevano apertamente nelle loro discussioni che non era proprio il caso di stu pirsi se si erano dovuti subire un affronto e un disastro di tali proporzioni, dopo che parecchi rematori e soldati erano stati congedati, quelli rimasti erano ridotti alla di sperazione dalle privazioni e dalla fame, mentre intanto il governatore per tanti giorni non aveva smesso di bere in compagnia delle sue donnine

[101] Questi commen ti sulla condotta scandalosa e infame di Verre erano poi confermati dai discorsi di coloro che erano stati preposti dai loro concittadini al comando delle singole navi
Qui ex illo numero reliqui Syracusas classe amissa refugerant dicebant quot ex sua quisque nave missos sciret esse

Res erat clara, neque solum argumentis sed etiam certis testibus istius audacia tenebatur

[XXXIX]Homo certior fit agi nihil in foro et conventu toto die nisi hoc, quaeri ex nauarchis quem ad modum classis sit amissa; illos respondere et docere unum quemque, missione remigum, fame reliquorum, Cleomenis timore et fuga

Quod posteaquam iste cognovit, hanc rationem habere coepit

Causam sibi dicendam esse statuerat iam antequam hoc usu venit, ita ut ipsum priore actione dicere audistis
I su perstiti di quel gruppo di capitani, perduta la flotta, si erano rifugiati a Siracusa, e ora, ciascuno per la propria nave, precisavano in base ai dati in loro possesso a quan to ammontasse il numero di uomini mandati in congedo

La situazione era nitido e la sfrontatezza del nostro imputato era tangibilmente dimostrata non solo da prove di fatto ma anche da testimoni inoppugnabili

[XXXIX] Il nostro uomo viene informato che in piazza e nei capan nelli durante tutta la giornata non si faceva altro che que sto; la gente domandava ai capitani in che modo si fosse perduta la flotta ed essi rispondevano spiegando a ognu no che le cause risalivano al congedo concesso ai remato ri, alla fame di quelli rimasti, alla paura e alla fuga di Cleómene

Verre allora, una volta saputo ciò, cominciò con l'adottare questa linea di condotta

Egli aveva previ sto di dover affrontare un processo già prima che questo avesse realmente luogo, così come durante il primo di battito ha dichiarato lui stesso e voi avete udito

Maybe you might be interested

Cicerone, In Verrem: 02; 03-61-65

Latino: dall'autore Cicerone, opera In Verrem parte 02; 03-61-65

Videbat illis nauarchis testibus tantum hoc crimen sustinere se nullo modo posse

Consilium capit primo stultum, verum tamen clemens

[102] Nauarchos ad se vocari iubet; veniunt

Accusat eos quod eius modi de se sermones habuerint; rogat ut in sua quisque dicat navi se tantum habuisse nautarum quantum oportuerit, neque quemquam esse dimissum

Illi enim vero se ostendunt quod vellet esse facturos

Iste non procrastinat, advocat amicos statim; quaerit ex iis singillatim quot quisque nautas habuerit

Respondet unus quisque ut erat praeceptum

Iste in tabulas refert; obsignat signis amicorum providens homo, ut contra hoc crimen, si quando opus esset, hac videlicet testificatione uteretur
Egli vedeva bene che, con quei capitani come testimoni, non avrebbe potuto in nessun modo sostenere il peso di un'accusa così grave

Prende un decisione stolta tuttavia da persona clemente

[102] Fa convocare al suo cospetto i capitani delle navi; essi si presentano

Li accusa di aver tenuto quei certi discorsi sul suo conto; li prega di desistere da un simile comportamento e pretende che ciascuno dica di aver avuto sulla propria nave tutti quei marinai che il bi sogno richiedeva, e che nessuno era stato mandato in congedo

Essi naturalmente si dichiarano disponibili a fare ciò che voleva

Verre non va per le lunghe e manda a chiamare immediatamente gli amici; domanda ai capita ni, singolarmente presi, quanti marinai ciascuno avesse avuto a disposizione

Ognuno risponde in conformità agli ordini ricevuti

Verre fa trascrivere le deposizioni sui re gistri e, da quel furbacchione che è, li suggella apponen dovi il sigillo dei suoi amici, per potere, si capisce, far uso di tali testimonianze contro quest' accusa, se un gior no ce ne fosse bisogno

Maybe you might be interested

Cicerone, In Verrem: 02; 05-16-20

Latino: dall'autore Cicerone, opera In Verrem parte 02; 05-16-20

Cicerone, In Verrem: 02; 06-10

Latino: dall'autore Cicerone, opera In Verrem parte 02; 06-10

Cicerone, In Verrem: 02; 31-35

Latino: dall'autore Cicerone, opera In Verrem parte 02; 31-35

Cicerone, In Verrem: 02; 03-11-15

Latino: dall'autore Cicerone, opera In Verrem parte 02; 03-11-15

Cicerone, In Verrem: 02; 03-46-50

Latino: dall'autore Cicerone, opera In Verrem parte 02; 03-46-50