Vitruvio, De Architectura: Libro 06, 1.7, pag 3

Vitruvio, De Architectura: Libro 06, 1.7

Latino: dall'autore Vitruvio, opera De Architectura parte Libro 06, 1.7
Cum autem animadverto ab indoctis et inperitis tantae disciplinae magnitudinem iactari et ab is, qui non modo architecturae sed omnimo ne fabricae quidem notitiam habent, non possum non laudare patres familiarum eos, qui litteraturae fiducia confirmati per se aedificantes ita iudicant: si inperitis sit committendum, ipsos potius digniores esse ad suam voluntatem quam ad alienam pecuniae consumere summam Ma quando mi accorgo che un'arte così importante diviene motivo di vanto e di millanteria per gente ignorante e inesperta che non solo è priva di qualsiasi cognizione di architettura ma che non conosce neppure i rudimenti del mestiere di muratore, non posso fare a meno di approvare quei padri di famiglia che, pienamente fiduciosi nella funzione della cultura, piuttosto che commissionare l'esecuzione di un lavoro a gente poco affidabile, costruiscono da sé, ritenendo preferibile e più dignitoso per loro stessi spendere delle somme di denaro in base a una propria scelta più che alle decisioni di un altro
[7] Itaque nemo artem ullam aliam conatur domi facere, uti sutrinam, fullonicam aut ex ceteris, quae sunt faciliores, nisi architecturam, ideo quod, qui profitentur, non arte vera sed falso nominantur architecti [7] E mentre nessuno pensa di praticare in casa alcun altro mestiere, come quello del calzolaio o del tintore, o di svolgere qualche altra mansione anche più semplice, ciò avviene invece per l'architettura, per il semplice fatto che chi si professa architetto non lo è per vera arte ma perché ne usurpa il titolo
Quas ob res corpus architecturae rationesque eius putavi diligentissime conscribendas, opinans in munus omnibus gentibus non ingratum futurum Per questo motivo ho creduto di dover comporre con la massima cura questo trattato sull'architettura e sulle sue leggi pensando di rendere un servizio utile a tutti

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Igitur, quoniam in quinto de opportunitate communium operum perscribsi, in hoc volumine privatorum aedificiorum ratiocinationes et commensus symmetriarum explicabo Quindi, come nel quinto libro ho sviluppato il tema riguardante l'edilizia pubblica, in questo parlerò dell'edilizia privata, delle sue norme e delle sue simmetrie
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