Vitruvio, De Architectura: Libro 06, 01, 1.12, pag 3

Vitruvio, De Architectura: Libro 06, 01, 1.12

Latino: dall'autore Vitruvio, opera De Architectura parte Libro 06, 01, 1.12
Hoc autem ita esse a serpentibus licet aspicere, quae, per calorem cum exhaustam habent umoris refrigerationem tunc acerrime moventur, per brumalia autem et hiberna tempora ab mutatione caeli refrigerata, inmota sunt stupore Una conferma di ciò la troviamo anche osservando il comportamento delle serpi che si muovono con estrema agilità allorché il calore fa sciogliere il freddo e l'umido che le intorpidiscono mentre in autunno e in inverno esse sono immobili e rattrappite per il cambiamento del clima
Ita non est mirandum, si acutiores efficit calidus aer hominum mentes, refrigeratus autem contra tardiores Non ci si deve quindi meravigliare che l'aria calda renda più acuta la mente umana e che quella fredda la intorpidisca
[10] Cum sint autem meridianae nationes animis acutissimis infinitaque sollertia consiliorum, simul ad fortitudinem ingrediuntur, ibi succumbunt, quod habent exuctas ab sole animorum virtutes; qui vero refrigeratis nascuntur regionibus, ad armorum vehementiam paratiores sunt; magnis virtutibus sunt sine timore, sed tarditate animi sine considerantia inruentes sine sollertia suis consiliis refragantur [10] I popoli meridionali però, pur essendo di spirito molto acuto, ingegnosi e versatili, tuttavia non hanno una tempra molto resistente perché il sole ha come snervato il vigore del loro animo, mentre quelli che nascono nelle regioni fredde son meglio predisposti alla pratica delle armi, sono di grande valore e di provato coraggio, però proprio per l'ottusità della loro mente si buttano allo sbaraglio e per mancanza di acume vanificano la realizzazione dei loro piani

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Vitruvio, De Architectura: Libro 02, 1.5
Vitruvio, De Architectura: Libro 02, 1.5

Latino: dall'autore Vitruvio, opera De Architectura parte Libro 02, 1.5

Cum ergo haec ita sint ab natura rerum in mundo conlocata et omnes nationes inmoderatis mixtionibus disparatae, vero inter spatium totius orbis terrarum regionisque medio mundi populus Romanus possidet fines La natura ha dunque ordinato il mondo secondo queste caratteristiche e i popoli risentono variamente delle influenze dovute alla squilibrata commistione degli elementi, mentre solo il popolo romano occupa, tra tutte le regioni della terra, il vero centro del mondo
[11] Namque temperatissimae ad utramque partem et corporum membris animorumque vigoribus pro fortitudine sunt in Italia gentes [11] Ecco perché le genti italiche sono le più equilibrate, sia per prestanza fisica che per forza d'animo

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Latino: dall'autore Vitruvio, opera De Architectura parte Libro 01, 01, 1.18

Quemadmodum enim Iovis stella inter Martis ferventissimam et Saturni frigidissimam media currens temperatur, eadem ratione Italia inter septentrionalem meridianamque ab utraque parte mixtionibus temperatas et invictas habet laudes Infatti come il pianeta di Giove ruotando a media distanza tra quello estremamente caldo di Marte e quello freddissimo di Saturno, risulta opportunamente temperato, per lo stesso motivo l'Italia, che si trova in una posizione equidistante rispetto ai due poli, gode degli influssi benevoli di entrambi grazie a una equilibrata commistione
Itaque consiliis refringit barbarorum virtutes, forti manu meridianorum cogitationes Così per l'intelligenza del suo popolo è in grado di fronteggiare il vigore guerriero dei barbari e col suo valore gli ambiziosi disegni dei popoli meridionali

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Latino: dall'autore Vitruvio, opera De Architectura parte Libro 10, 13, 1.8

Ita divina mens civitatem populi Romani egregiam temperatamque regionem conlocavit, uti orbis terrarum imperii potiretur Una mente divina ha dunque voluto che la città del popolo romano sorgesse in una regione eletta e temperata, affichè divenisse signora del mondo
[12] Quodsi ita est, uti dissimiles regiones ab inclinationibus caeli variis generibus sint comparatae, ut etiam naturae gentium disparibus animis et corporum figuris qualitatibusque nascerentur, non dubitemus aedificiorum quoque rationes ad nationum gentiumque proprietates apte distribuere, cum habeamus ab ipsa rerum natura sollertem et expeditam monstrationem [12] Pertanto se le regioni della terra hanno aspetti diversi col variare della latitudine e del clima e se ciò si riflette anche nella natura delle loro popolazioni attraverso differenti doti fisiche e spirituali, non abbiamo dubbi sull'opportunità di adattare alla specificità dei vari popoli e nazioni anche la disposizione degli edifici, dato che la stessa natura ce ne dà una precisa e chiara conferma

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Latino: dall'autore Vitruvio, opera De Architectura parte Libro 05, 1.5

Quoad potui summa ratione proprietates locorum ab natura rerum dispositas animadvertere, exposui, et quemadmodum ad solis cursum et inclinationes caeli oporteat ad gentium figuras constituere aedificiorum qualitates, dixi; itaque nunc singulorum generum in aedificiis conmensus symmetriarum et universos et separatos breviter explicabo Ho detto con la massima precisione possibile di come si debba tener conto nella costruzione degli edifici, della disposizione naturale delle varie zone oltre che del corso del sole, del grado di latitudine e delle :caratteristiche degli abitanti:; ora in breve spiegherò per ogni genere di costruzione i criteri di simmetria nel loro insieme e nei particolari

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