Evandrum petimus | Cerchiamo Evandro |
ferte haec et dicite lectos Dardaniae venisse duces socia arma rogantis obstipuit tanto percussus nomine Pallas: 'egredere o quicumque es' ait 'coramque parentem adloquere ac nostris succede penatibus hospes | Riferite questo e dite che capi scelti della Dardania son giunti a chiedere armi alleate Stupì colpito da tanto nome Pallante: Avanza, chiunque tusia disse parla al cospetto del padre ed entra ospite tra i nostri penati |
' excepitque manu dextramque amplexus inhaesit; progressi subeunt luco fluviumque relinquunt | L'accolse con la mano e abbracciatolo strinde la destra; avanzati entrano nel bosco e lasciano il fiume |
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Latino: dall'autore Virgilio, opera Eneide parte Libro 07 - LE TERRE DI CIRCE
Tum regem Aeneas dictis adfatur amicis: 'optime Graiugenum, cui me Fortuna precari et vitta comptos voluit praetendere ramos, non equidem extimui Danaum quod ductor et Arcas quodque a stirpe fores geminis coniunctus Atridis; sed mea me virtus et sancta oracula divum cognatique patres, tua terris didita fama, coniunxere tibi et fatis egere volentem | Allora Enea parla al re con parole amiche: Ottimo dei Graiugeni, cui la Fortuna volle che io supplice mi rivolgessi e tendessi rami coronate di benda, certamente non temetti perché guida di Danai ed Arcade e perché tu fossi unito per stirpe ai fratelli Atridi; ma il mio coraggio, i santi oracoli degli deied i padri parenti, la tua fama diffusa nelle terre,unirono me a te e mi resero disponibile ai fati |
Dardanus, Iliacae primus pater urbis et auctor, Electra, ut Grai perhibent, Atlantide cretus, advehitur Teucros; Electram maximus Atlas edidit, aetherios umero qui sustinet orbis | Dardano, primo padre e fondatore della città iliaca,nato da Elettra Atlantide, come raccontano i Grai, e portata fra i Teucri; Elettra la generò il massimoAtlante, che sostiene sulle spalle i mondi eterei |
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Latino: dall'autore Virgilio, opera Eneide parte Libro 02 - L’OMBRA DI ETTORE
vobis Mercurius pater est, quem candida Maia Cyllenae gelido conceptum vertice fudit; at Maiam, auditis si quicquam credimus, Atlas, idem Atlas generat caeli qui sidera tollit | A voi e padre Mercurio, che la candida Maia, concepitolo, partorì sulla gelida cima di Cillene; ma Maia, sentite se crediamo in qualcosa, la genera Atlante, lo stesso Atlante che regge le stelle del cielo |
sic genus amborum scindit se sanguine ab uno | Così la stirpe di entramdi si scinde da un unico sangue |
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his fretus non legatos neque prima per artem temptamenta tui pepigi; me, me ipse meumque obieci caput et supplex ad limina veni | Confidando su questo, non decisi messaggeri né con artificio primi tentativi con te; io stesso esposi me, me e la mia persona, supplice venni alle tue soglie |
gens eadem, quae te, crudeli Daunia bello insequitur; nos si pellant nihil afore credunt quin omnem Hesperiam penitus sua sub iuga mittant, et mare quod supra teneant quodque adluit infra | E' la stessa gente Daunia che insegue te con guerra crudele; se cacciassero noi, credono che nulla mancherebbe a metter sotto i loro gioghi tutta l'Esperia completamente, ed il mare che hanno sopra e che scorre sotto |
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accipe daque fidem | Accogli e dà alleanza |