huic deus ipse loci fluvio Tiberinus amoeno populeas inter senior se attollere frondes visus eum tenuis glauco velabat amictu carbasus, et crinis umbrosa tegebat harundo, tum sic adfari et curas his demere dictis: 'O sate gente deum, Troianam ex hostibus urbem qui revehis nobis aeternaque Pergama servas, exspectate solo Laurenti arvisque Latinis, hic tibi certa domus, certi ne absiste penates | A lui lo stesso dio del luogo, il Tevere dal bel corso, sembrò alzarsi in mezzo ai rami di pioppo e lo velava di azzurro mantello il sottile lino e la canna ombrosa (ne) copriva i capelli, così parlava e con queste parole toglieva gli affanni: o nato da stirpe di dei, che ci riporti dai nemici la città troiana e conservi eterna Pergamo, atteso dal suolo di Laurento e dai campi latini, tu qui hai sicura la casa, sicuri, non coraggiarti, i penati |
neu belli terrere minis; tumor omnis et irae concessere deum | Non atterrirti alle minacce di guerra; tutto il rancore e le ire degli dei cessarono |
iamque tibi, ne vana putes haec fingere somnum, litoreis ingens inventa sub ilicibus sus triginta capitum fetus enixa iacebit, alba solo recubans, albi circum ubera nati | Ormai per te, non credere che il sonno crei questi fantasmi, trovata sotto le elci litoranee un'enorme scrofa giacerà, dopo aver partorito trenta piccoli, bianca, sdraiata al suolo, i piccoli attorno ai capezzoli, bianchi |
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[hic locus urbis erit, requies ea certa laborum,] ex quo ter denis urbem redeuntibus annis Ascanius clari condet cognominis Albam | [questo sarà il posto della città, quella la sicura quiete delle fatiche,] Da questo, ritornando tre volte dieci anni, Ascanio fonderà la città dal nome famoso: Alba |
haud incerta cano | Non canto incertezze |
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nunc qua ratione quod instat expedias victor, paucis adverte docebo | Ora con che piano tu riesca vincitore su quanto incombe, ascolta, spiegherò in breve |
Arcades his oris, genus a Pallante profectum, qui regem Evandrum comites, qui signa secuti, delegere locum et posuere in montibus urbem Pallantis proavi de nomine Pallanteum | In uesti lidi gli Arcadi, stirpe originata da Pallante, che come compagni il re Evandro, che neguirono le insegne, scelsero il luogo e posero sui monti la città Pallanteo dal nome del proavo Pallante |
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spondaicohi bellum adsidue ducunt cum gente Latina; hos castris adhibe socios et foedera iunge | Questi continuamente muovon guerra col popolo latino; costoro aggiungili come soci agli ccampamenti e stringi alleanze |
ipse ego te ripis et recto flumine ducam, adversum remis superes subvectus ut amnem | Io stesso ti guiderò tra le rive ed il giusto corso, perché sospinto tu superi coi remi la corrrente contraria |
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surge age, nate dea, primisque cadentibus astris Iunoni fer rite preces, iramque minasque supplicibus supera votis | Su alzati, figlio di dea e mentre cadono i primi astri, offri a Giunone preghiere ritualmente, vinci con voti supplici ira e minacce |