Latino: dall'autore Virgilio, opera Eneide parte Libro 08 - ERCOLE E CACO
Postquam exempta fames et amor compressus edendi, rex Evandrus ait: 'non haec sollemnia nobis, has ex more dapes, hanc tanti numinis aram vana superstitio veterumque ignara deorum imposuit: saevis, hospes Troiane, periclis servati facimus meritosque novamus honores | Dopo che fu tolta la fame e saziata la voglia di mangiare, il re Evandro disse: Questi solenni riti per noi, queste mense di tradizione, questo altare di sì gran divinità non l'impose una vuota superstizione ed ignara degli dei antichi: ospite troiano, salvati da crudeli pericoli facciamo e rinnoviamo onori meritati |
iam primum saxis suspensam hanc aspice rupem, disiectae procul ut moles desertaque montis stat domus et scopuli ingentem traxere ruinam | Prima osserva questa rupe sospesa su rocce, come lontano le masse spaccate e la casa del monte sta deserta ed i massi provocarono enorme rovina |
hic spelunca fuit vasto summota recessu, semihominis Caci facies quam dira tenebat solis inaccessam radiis; semperque recenti caede tepebat humus, foribusque adfixa superbis ora virum tristi pendebant pallida tabo | Qui ci fu la spelonca, separata da vasto cavità, che il crudele aspetto del semiuomo Caco teneva inaccessibile ai raggi del sole; e sempre la terra era tiepida di nuova strage, ai superbi battenti pendevanopallidi volti di uomini con triste marciume |
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huic monstro Volcanus erat pater: illius atros ore vomens ignis magna se mole ferebat | A questo mostro Vulcano era padre |
attulit et nobis aliquando optantibus aetas auxilium adventumque dei | Vomitando neri fuochi dalla sua bocca si muoveva con grande mole |
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Virgilio, Eneide: Libro 06 - IL DIVINO CESARE AUGUSTO
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nam maximus ultor tergemini nece Geryonae spoliisque superbus Alcides aderat taurosque hac victor agebat ingentis, vallemque boves amnemque tenebant | E finalmente il tempo portò a noi che lo desideravamo l'aiuto e l'arrivo del dio |
at furis Caci mens effera, ne quid inausum aut intractatum scelerisve dolive fuisset, quattuor a stabulis praestanti corpore tauros avertit, totidem forma superante iuvencas | Infatti il massimo vendicatoreAlcide, superbo per l'uccisione e le spoglie del tripliceGerione, arrivava e spingeva di qui, vincitore, enormitori, ed i buoi occupavano la valle ed il fiume |
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Virgilio, Eneide: Libro 05 - CONSIGLI DI NAUTE
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atque hos, ne qua forent pedibus vestigia rectis, cauda in speluncam tractos versisque viarum indiciis raptor saxo occultabat opaco; quaerenti nulla ad speluncam signa ferebant | Ma l'istinto bestiale di Caco ladro, perché qualcosa non fosse stato inosato o intentato o di delitto o di inganno, rubò dalle stalle quattro tori dal corpo superbo, ed altrettante giovenche d'aspetto straordinario |
interea, cum iam stabulis saturata moveret Amphitryoniades armenta abitumque pararet, discessu mugire boves atque omne querelis impleri nemus et colles clamore relinqui | E questi, perché non vi fossero delle impronte per gli zoccoli dritti, tirati dalla spelonca per la coda e girate le tracce dei percorsi il ladrone li nascondeva sotto buia rupe; per chi cercava nessun segno portava alla spelonca |
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reddidit una boum vocem vastoque sub antro mugiit et Caci spem custodita fefellit | Intanto, quando ormai l'Anfitrionisde muoveva dalle stalle gli armenti sazi e preparava la partenza, i buoi muggivano nel partire e tutto il bosco si riempiva di lamenti ed i colli si abbandonavano con rimbombo |