Latino: dall'autore Virgilio, opera Eneide parte Libro 05 - PARATA DI GIOVANI TROIANI A CAVALLO
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postquam omnem laeti consessum oculosque suorum lustravere in equis, signum clamore paratis Epytides longe dedit insonuitque flagello | Dopo che lieti sui cavalli osservarono tutta l'assemblea e gli occhi dei loro, da lontano Epitide diede con un gridoil segnale ai pronti e schioccò con la frusta |
olli discurrere pares atque agmina terni diductis solvere choris, rursusque vocati convertere vias infestaque tela tulere | Essi allineati corsero ed aprirono le schiere a tre, sciolte le schere, e di nuovo chiamati invertirono le vie e portarono le armi puntate |
inde alios ineunt cursus aliosque recursus adversi spatiis, alternosque orbibus orbis impediunt pugnaeque cient simulacra sub armis; et nunc terga fuga nudant, nunc spicula vertunt infensi, facta pariter nunc pace feruntur | Poi iniziano, affrontandosi, altri giri ed altri ritorni negli spazi, ed intrecciano giri alterni con giri evocano finte di guerra sotto le armi;or con la fuga scoprono le spalle, ora aggressivivolgon le armi, fatta la pace insieme si recano |
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ut quondam Creta fertur Labyrinthus in alta parietibus textum caecis iter ancipitemque mille viis habuisse dolum, qua signa sequendi frangeret indeprensus et inremeabilis error; haud alio Teucrum nati vestigia cursu impediunt texuntque fugas et proelia ludo, delphinum similes qui per maria umida nando Carpathium Libycumque secant [luduntque per undas] hunc morem cursus atque haec certamina primus Ascanius, Longam muris cum cingeret Albam, rettulit et priscos docuit celebrare Latinos, quo puer ipse modo, secum quo Troia pubes; Albani docuere suos; hinc maxima porro accepit Roma et patrium servavit honorem; Troiaque nunc pueri, Troianum dicitur agmen | Come un tempo, si dice, nell'alta Creta il Labirintoaveva un passaggio coperto da buie pareti ed un doppio inganno con le mille vie, per dove un incomprensibile ed irripetibile intrico rompeva i segnali del proseguire; non diversamente i figli dei Teucri bloccano di corsa i passaggi ed intrecciano fughe e scontri per gioco, simili ai delfini, che nuotando per gli umidi mari solcano il (mar) libico e Carpazio (e giocan nell'onde), Ascanio per primo ripetè questo tipo di corsa e queste gare, cingendo di mura Alba Longa, ed istruì gli antichi Latini a celebrarli, nel modo in cui lui da ragazzo, e con lui la gioventù troiana; Gli albani insegnarono ai loro; di qui poi la grandissima Roma imparò e conservò il rito dei padri; ora si chiama Troia ed i ragazzi schiera troiana |
hac celebrata tenus sancto certamina patri | Fin qui le gare celebrate per il divino padre |
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