Ne - Il triplo autoritratto - Rockwell si rappresenta per come è la percezione di se stesso. Il nome del quadro è autoesplicativo:
- Rockwell di schiena seduto su un cavalletto mentre si ritrae
- Rockwell riflesso nello specchio
- Rockwell dipinto sulla tela
Siamo chiaramente all'inizio del suo lavoro, solo il volto è quasi ultimato. Sulla sedia che mantiene lo specchio, si trova un libro aperto dove si possono distinguere dei segna pagina fatti da pezzetti di carta. Sopra il libro un bicchiere di vino. Rockwell non sembra preoccupato di questa posizione e non percepisce il potenziale pericolo di un rovesciamento del bicchiere. D'altronde la sua non curanza dei segnali di pericolo sono evidenti anche dal secchio alla sua destra dal quale esce una colonna di fumo.
Nella parte destra del quadro si distinguono 3 famosi autoritratti: Albrecht Durer, Rembrandt e van Gogh e fra loro una quarta immagine sembra riconducibile allo stile di Picasso
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L'ambiente è facilmente riconducibile all'ambito scolastico. Una ragazzina, capelli rossi e gonna scozzese, deve aver fatto a botte con qualcuno ed è in attesa di essere ricevuta dal preside, difficilmente infatti troveremmo quel sorriso un pò beffardo, a fine conversazione. Segnali evidenti di una zuffa possiamo dedurli dal fatto che:
- la ragazzina ha un occhio nero
- è scompigliata
- la camicia fuoriposto
- le calze abbassate ed escoriazioni alle ginocchia
E' seduta su una panca, sorride fissando l'osservatore e non sembra timorosa della ramanzina, o di qualche punizione più severa, che riceverà dal preside. L'uomo si vede oltre la porta che forse si è aperta in questo momento. Affianco a lui una donna, potrebbe essere la segretaria oppure l'insegnante che ha accompagnata la scolara in questa stanza di attesa.
Lo schedario che trabocca documenti e la bacheca, sul lato opposto, con appesi disegni e documenti, fanno respirare l'atmosfera della scuola riportando l'osservatore alle emozioni vissute quando era giovane
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Una ragazza viene ritratta in piena privacy nella solitudine delle sue riflessioni adolescenziali. Si confronta con se stessa riflettendosi su uno specchio appoggiato su una sedia. Si osserva, seduta su uno sgabello. Gambe unite e gomiti che poggiano sulle gambe. Per terra una bambola abbondonata e poco distante, più vicini a lei, una spazzola, un pettine e un rossetto aperto.
La ragazza si è pettinata e truccata forse prendendo a modello l'immagine di una donna che compare sulla rivista che tiene sopra le ginocchia. Forse sta cercando di assomigliarle o forse sono i primi innocenti giochi di chi sta cambiando e allontanata da se il vecchio, rappresentato da una bambola, con il nuovo a cui vuole arrivare, ambirare ... la bellezza della donna
Tre i volti simbolo della mutazione in atto:
- la bambola che rappresenta ormai il passato
- la ragazzina che si scopre cresciuta nel candore di un vestito bianco
- la donna come obiettivo di un fascino futuro da raggiungere
Lo sguardo che ritroviamo riflesso, tradisce la sorpresa di vedersi per la prima volta differentemente dal solito. E' l'inizio di un cambiamento