La donna può quindi vedere indirettamente il mondo esterno tramite l'utilizzo di uno specchio, sempre chiusa nella sua stanza. Tre distinte opere raccontano lo svolgersi del racconto. Trascorre il suo tempo tessendo arazzi, fissando nella immagini, quello che lei vede di riflesso attraverso lo specchio. Questi tessuti sono presenti in tutte e 3 le rappresentazioni:
- sono piuttosto stanca delle ombre disse la dama di Shalott
- la dama di Shalott guarda Lancillotto
- lady of Shalott
La donna è seduta sul telaio in un momento di pausa. Sulla parere c'è il grande specchio, unico strumento che le è concesso per sbirciare all'esterno. Ben visibile il fiume che porta a valle nella vicina Camelot. Un destino crudele che la porta a vivere reclusa senza mai poter uscire. La finestra, sembra quasi invogliare ad un affaccio. Chissà quante volte sarà stata costretta a resistere alla tentazione, ma non è consentito e ormai si sarà abituata. Dedica tutte le sue energie alla realizzazione degli arazzi usando i colori vivi che la natura propone
Un giorno la donna, sente cantare Lancillotto, guardarlo attraverso lo specchio non le basta. Cerca di combattere contro il suo destino funesto ma non resiste alla tentazione di volgersi e guardarlo a cavallo mentre le passa vicino. Nella visuale osserva anche la fortezza di Camelot. Cosi facendo la maledizione si avvera in quanto lady of Shalott è venuta meno al suo obbligo. Si alza dalla sedia per andare alla finestra. Mentre si alza, resta imbrigliata dai fili del telaio quasi a ricordarle la sua condizione di reclusa. Lo sguardo è volto, e in quel preciso istante lo specchio si rompe. Prima che i vetri vadano in frantumi, si può scorgere la figura di Lancillotto a cavallo con indosso la sua armatura
Maybe you might be interested

Ulisse, con astuzia, si fa legare all’albero della nave
Come è noto, per il mito greco le sirene rappresentavano un pericolo per i naviganti. Omero nell'odissea mette in guardia. Le ingannevoli creature appostate sulle rive attiravano i marinai con le lor...
Il destino è segnato. Con le sue ultime forze decide di abbandonare la torre in cui era rimasta segregata per anni e sale su una barca che la condurrà alla fortezza di re Artù. Nella mano sta per lasciare la catena che tiene la barca ormeggiata. Questo il momento che Waterhouse sceglie di rappresentare. In una giornata di autunno, in cui le foglie cadono e galleggiano sull'acqua, si sente il vento spirare forte. Sulla barca ci sono tre candele, due sono state già spente mentre la terza resiste alla costanza del vento che soffia, alludendo alla simultaneità della fine della giovane vita con lo spegnimento della candela. Vicino alle candele, un crocifisso disteso.
Le forze si stanno affievolendo. Lady si adagia sulla barca. I ricami dorati adornano il suo abito bianco, mentre gli arazzi poggiati da un lato dell'imbarcazione, riportano figure di cavalli magari con lo stesso Lancillotto in sella ad uno di essi. Lo sguardo di lei non fissa alcun punto preciso. Da questo momento è tutto in mano alla corrente. Si lascia trascinare dalle acque fino a Camelot dove giungerà ormai priva di vita. Il quadro, intriso di teatralità, è emotivamente coinvolgente, e l'osservatore si sente partecipe del dramma interiore che la donna sta vivendo
Maybe you might be interested

amore e follia. La tragedia in: Ophelia di John Everett Millais
Amleto, giovane principe di Danimarca, è lui l'amore non sincero che ha portato all'assassinio del padre, quindi alla follia della donna. Ophelia ne è convinta. Lei non riesce a resiste alla tempest...