Bacchis Quantam obtuli adventu meo laetitiam Pamphilo hodie | BACCHIDE Quanta felicità ho portato a Panfilo, io, con il mio arrivo |
quot commodas res attuli | E quante belle cose gli ho procurato |
quot autem ademi curas | E quanti dispiaceri gli ho levato |
Maybe you might be interested
gnatum ei restituo, qui paene harunc ipsiusque opera periit; uxorem, quam numquam est ratus posthac se habiturum, reddo; qua re suspectu' suo patri et Phidippo fuit, exsolvi: [820] hic adeo his rebus anulus fuit initium inveniundis | Gli restituisco il suo bambino, che stava per perdere, colpa delle donne e anche sua, gli rendo la moglie, che credeva di aver perduto per sempre, ho sistemato la faccenda che lo rendeva sospetto a suo padre e a Fidippo: l'anello, questo qui, [820] è stato il punto di partenza per arrivare a chiarire tutto; mi ricordo che dieci mesi fa, più o meno, lui mi arrivò a casa trafelato, senza compagni, pieno fradicio di vino; aveva questo anello; subito fui presa dalla paura |
nam memini abhinc mensis decem fere ad me nocte prima confugere anhelantem domum sine comite, vini plenum, cum hoc anulo: extimui ilico: "mi Pamphile," inquam "amabo, quid exanimatu's obsecro | «Panfilo mio», gli dissi, «per favore, perché sei tutto sottosopra |
Maybe you might be interested

Terenzio, Hecyra: Actus II, 274-280
Latino: dall'autore Terenzio, opera Hecyra parte Actus II, 274-280
aut unde anulum istum nactu's | E dove lo hai preso questo anello |
[825] dic mi | [825] Dimmelo» |
Maybe you might be interested

Terenzio, Hecyra: Actus V, 727-767
Latino: dall'autore Terenzio, opera Hecyra parte Actus V, 727-767
" ille alias res agere se simulare | Lui faceva finta di pensare a chissà cosa, io me ne accorsi, non sapevo che cosa sospettare, insistetti perché parlasse |
postquam id video, nescioquid suspicarier mage coepi, instare ut dicat | Il giovane alla fine confessa, dice che per via ha violentato una ragazza, non sa chi, e che, mentre lei si dibatteva, le ha sfilato l'anello |
Maybe you might be interested

Terenzio, Hecyra: Actus IV, 577-606
Latino: dall'autore Terenzio, opera Hecyra parte Actus IV, 577-606
homo se fatetur vi in via nescioquam compressisse, dicitque sese illi anulum, dum luctat, detraxisse | È l'anello che Mirrina ha appena riconosciuto al mio dito |