Terenzio, Heauton timorumenos : Actus II, 213-229

Terenzio, Heauton timorumenos : Actus II, 213-229

Latino: dall'autore Terenzio, opera Heauton timorumenos parte Actus II, 213-229

CLITIPHO CLITIPHO Quam iniqui sunt patres in omnis adulescentis iudices CLITIFONE CLITIFONE (tra sé) I genitori, come sono severi nel giudicare i figli
Qui aequom esse censent nos a pueris ilico nasci senes, neque illarum adfinis esse rerum quas fert adulescentia Pensano, loro, che sia giusto che noi, appena nati, si sia subito vecchi, senza alcun rapporto con le cose che convengono alla giovinezza
[215] Ex sua lubidine moderantur, nunc quae est, non quae olim fuit [215] Ci governano secondo i loro desideri, ma quelli che hanno oggi, non quelli che avevano una volta

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Latino: dall'autore Terenzio, opera Heauton timorumenos parte Actus I, 53-174

Mihin si umquam filius erit, ne ille facili me utetur patre; nam et cognoscendi et ignoscendi dabitur peccati locus, non ut meus, qui mihi per alium ostendit suam sententiam Se avrò mai un figlio, avrà un padre tollerante, lui, perché io sarò pronto a capirle, a perdonarle, le sue scappatelle
Perii, is mi, ubi adbibit plus paullo, sua quae narrat facinora Non come il mio, che mi fa la sua predica partendo dall'esempio degli altri

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Terenzio, Heauton timorumenos : Actus III, 410-511
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Latino: dall'autore Terenzio, opera Heauton timorumenos parte Actus III, 410-511

[220] Nunc ait : Periclum ex aliis facito tibi quod ex usu siet: astutus Accidenti a me, se alza un poco il gomito, il vecchio, si mette a decantare le sue prodezze [220] E adesso mi fa: Impara dall'esempio degli altri ciò che può venirti di vantaggio
Ne ille haud scit quam mihi nunc surdo narret fabulam Furbo lui; mica lo sa che sta cantando la sua solfa a un sordo; il sordo sono io; però le parole della mia amica mi perforano le orecchie: Dammi qui, portami là
Mage nunc me amicae dicta stimulant : Da mihi atque adfer mihi: Quoi quod respondeam nil habeo; neque me quisquamst miserior E io cosa le rispondo
Nam hic Clinia, etsi is quoque suarum rerum satagit, attamen [225] habet bene et pudice eductam, ignaram artis meretriciae Non c'è nessuno più disgraziato di me; Clinia, invece, anche se adesso sta passando i suoi guai, ha un'amica ben [225] educata, e pudica, che non sa proprio nulla dell'arte delle puttane; la mia, be', la mia è prepotente, procace, superba, spendacciona e sontuosa
Meast potens, procax, magnifica, sumptuosa, nobilis E io che cosa posso darle
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