...sono stati anche due importanti umanisti e hanno partecipato in maniera diretta alla vita politica di Firenze, anche se hanno vissuto in due periodi diversi
Ambedue partono da una concezione laica della storia, cioè sono dall'idea che la religione non possa in alcun modo influenzare gli avvenimenti.
Gli autori si ritrovavano d'accordo sulla RICERCA della "verità effettuale", infatti entrambi dimostrano il loro realismo dicendo che era necessario andare oltre l'apparenza e ogni interpretazione astratta della realtà e dell'uomo. Machiavelli, nella sua opera di maggiore rilievo ''il Principe'', descrive un principe reale e non ideale, cioè secondo lui bisognava abbandonare le qualità morali che il principe doveva adottare, ma era necessario che il principe guardasse al successo politico per il bene dello stato, a qualunque costo, senza considerare la morale. Inoltre, per entrambi la storia è fondamentale per conoscere i conflitti del passato. Nonostante queste analogie tra i due umanisti, vi sono molte differenze che li contraddistinguono.