Svetonio, Vite dei dodici cesari: Libro 06, Par 31 - 57, pag 3

Svetonio, Vite dei dodici cesari: Libro 06, Par 31 - 57

Latino: dall'autore Svetonio, opera Vite dei dodici cesari parte Libro 06, Par 31 - 57
Transeuntem eum Isidorus Cynicus in publico clara voce corripverat, quod Naupli mala bene cantitaret, sua bona male disponeret; et Datus Atellanarum histrio in cantico quodam 'ugiaine pater, ygiaine mhter'Ita demonstraverat, ut bibentem natantemque faceret, exitum scilicet Claudi Agrippinaeque significans, et novissima clausula Orcus vobis ducit pedessenatum gestu notarat

Histrionem et philosophum Nero nihil amplius quam urbe Italiaque summovit, vel contemptu omnis infimiae vel ne fatendo dolorem irritaret ingenia

XL Talem principem paulo minus quattuordecim annos perpessus terrarum orbis tandem destituit, initium facientibus Gallis duce Iulio Vindice, Qui tum eam provinciam pro praetore optinebat
Un giorno, vedendolo passare, Isidoro il Cinico gli aveva rimproverato pubblicamente, ad alta voce 'di cantar bene le sventure di Nauplio e di amministrare male i suoi propri beni'; Dato, un autore di atellane, recitando questo verso lirico:'State bene, padre, state bene padre'aveva di tanto in tanto fatto il gesto di bere e di nuotare, alludendo evidentemente alla morte di Claudio e a qvella di Agrippina, poi, arrivato al verso finale:'L'inferno vi tira per i piedi'aveva con un gesto indicato il Senato

Ciò nonostante Nerone si limitò a bandire da Roma e dall'Italia tanto l'attore quanto il filosofo, sia perché disprezzava completamente l'opinione pubblica, sia perché temeva, lasciando trasparire il suo risentimento, di eccitare ancora di più gli animi

40 Il mondo, dopo aver sopportato un simile imperatore un po' meno di quattordici anni, alla fine lo depose e furono i Galli a dare il segnale sotto la guida di Giulio Vindice, che allora governava questa provincia in qualità di propretore
Praedictum a mathematicis Neroni olim erat fore ut quandoque destitveretur; unde illa vox eius celeberrima:'To texnion hmas diatrefei', quo maiore sciliet venia meditaretur citharoedicam artem, principi sibi gratam, privato necessariam

Spoponderant tamen quidam destituto Orientis dominationem, nonnulli nominatim regnum Hieroslymorum, plures omnis pristinae fortunae restituionem

Cui spei pronior, Britannia Armeniaque amissa ac rursus utraque recepta, derfunctum se fatalibus malis existimabat
Gli astrologhi avevano una volta predetto a Nerone che un giorno sarebbe stato deposto; fu a questo proposito che pronunciò la famosa frase: 'L'arte ci darà da vivere,' con lo scopo di rendere evidentemente più giustificabile il fatto di coltivare l'arte dei citaredi, gradita per lui, mentre era principe, ma necessaria se fosse divenuto semplice cittadino

Tuttavia alcuni gli avevano promesso che, dopo la sua deposizione, sarebbe stato padrone dell'Oriente, qualcuno specificò anche che gli sarebbe stato dato il regno di Gerusalemme e molti che avrebbe ritrovato tutta la sua antica potenza

Attaccato a questa speranza, quando la Britannia e l'Armenia furono perdute e poi riconquistate l'una e l'altra, credette di essersi liberato dalle sventure stabilite dal destino
Ut vero consulo Delphis Apolline septuagensimum ac tertium annum cavendum sibi audivit, quasi eo Galbea, tanta fiducia non modo senectam sed etiam perpetuam singularemque concepit felicitatem, ut amissis naufragio pretioissimis rebus non dubitaverit inter suos dicere pisces eas sibi relaturos

Neapoli de motu Galliarum cognovit die ipso quo matrem occiderat, adeoque lente et secure tulit ut gaudentis etiam suspicionem praeberet tamquam occasione nata spolindarum iure balli opulentissimarum provinciarum; statimque in gymnasium progressus certantis athletas effusissimo studio spectavit

Cenae quoque tempore interpellatus tumultuosioribus littewris hactenus excanduit, ut malum iis qui descissent minaretur
Poi, quando Apollo che egli aveva consultato a Delfi, l'ebbe avvertito di guardarsi dal sessantatreesimo anno, convinto che sarebbe vissuto fino a qvel termine e non pensando minimamente all'età di Galba, si mise a far conto non solo sulla vecchiaia, ma anche su una felicità costante e senza pari al punto che, avendo perduto in un naufragio alcuni oggetti preziosi, non esitò a dire, in mezzo agli amici, che 'i pesci glieli avrebbero riportati'

A Napoli venne a sapere del sollevamento dei Galli, precisamente il giorno in cui aveva ucciso sua madre, ma accolse questa notizia con tanta indifferenza e con tanta tranquillità, che si sospettò perfino che ne fosse contento, come se gli si presentasse l'occasione propizia per spogliare, secondo il diritto di gverra, alcune province molto ricche; si recò dunque al ginnasio e assistette con interesse particolare ai combattimenti degli atleti

Anche a cena, importunato da lettere per niente tranquillizzanti, limitò la sua collera ad alcune minacce di morte nei confronti dei rivoltosi

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Latino: dall'autore Svetonio, opera Vite dei dodici cesari parte Libro 02, Par 71 - 101

Denique per octo continuos dies non rescribere cuiquam, non mandare quid aut praecipere conatus rem silentio obliteravit

XLI Edictis tandem Vindicis contumeliosis et frequentibus permotus senaum epistula in ultionem sui reique publicae adhortatus est, excusato languore faucium, propter quem non adesset

Nihil autem aeque doluit, quam ut malum se citharoedum increpitum ac pro Nerone Ahenobarbum apellatum; et nomen qvidem gentile, quod sibi per contumeliam exprobaretur, resumpturum se professus est deposito adoptivo, cetera convicia, ut falsa, non alio argumento refellebat, quam quod etiam inscitia sibi tanto opere elaboratae perfectaeque a se artis obiceretur, singulos subinde rogitans, nossentne quemquam praestantiorem
Infine durante gli otto giorni che segvirono non si prese la briga né di rispondere a nessuna lettera, né di inviare un ordine, né di prescrivere niente e fece cadere il silenzio su questo argomento

41 Scosso finalmente dai proclami oltraggiosi che Vindice andava moltiplicando, scrisse al Senato per esortarlo a vendicare sia lui, sia lo Stato adducendo, come giustificazione della sua assenza, un forte mal di gola

Ma niente lo addolorò maggiormente che il vedersi trattato come un cattivo citaredo e chiamato Enobarbo, invece di Nerone; a proposito del suo nome di famiglia dichiarò, dal momento che gliene facevano un insulto, che lo avrebbe ripreso, abbandonando qvello del suo padre adottivo; quanto alle altre imputazioni, gli era sufficiente un solo argomento per dimostrare che erano false e precisamente che gli si rimproverava perfino di non conoscere un'arte che aveva coltivato con tanto impegno e portato alla sua perfezione; così domandava continuamente a tutti 'se conoscevano un artista più grande di lui'
Sed urgentibus aliis super alios nuntiis Romam praetrepidus rediit; leviterque modo in itinere frivolo auspicio mente recreata, cum adnotasset insculptum monumento miltem Gallum ab equite R oppressum trahi crinibus, ad eam speciem exsiluit gaudio caelumque adoravit

Ac ne tunc qvidem aut senatu aut populo coram apellto quosdam e primoribus viris evocavit transactaque raptim consultatione reliquam diei partem per organa hydraulica novi et ignotis generis circumduxit, ostendensque singula, de ratione et difficultate cuiusque disserens, iam se etiam prolaturum omnia in theatrum affirmavit, si per Vindicem liceat
Quando però si succedettero le notizie pressanti, egli ritornò a Roma tutto tremante; nel corso del viaggio fu un po' rassicurato soltanto da un presagio piuttosto frivolo Infatti, avendo notato su un monumento un bassorilievo rappresentante un soldato gallo abbattuto da un cavaliere romano e trascinato per i capelli, esultò di gioia a qvella visione e rese grazie agli dei

Nemmeno in queste circostanze parlò direttamente al popolo e al Senato, ma fece venire presso di sé alcuni dei principali cittadini e tenne in fretta un consiglio con loro, poi trascorso il resto della giornata a mostrar loro alcuni organi idraulici di modello assolutamente nuovo, spiegando il meccanismo di ciascuno e le difficoltà che si incontravano a sonarli, assicurandoli 'che quanto prima li avrebbe presentati in teatro, se Vindice glielo avesse permesso'

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XLII Postquam deinde etiam Galbam et Hispanias descivisse cognovit, conlapsus animoque male facto diu sine voce et prope intermortuus iacuit, utque resipiit, veste discissa, capite converberato, actum de se pronuntiavit consolantique nutriculae et aliis quoque iam principibus similia accidisse memoranti, se vero praeter ceteros inaudita et incognita pati respondit, qui summum imperium vivus amitteret

Nec eo setius quicquam ex consuetudine luxus atque desidiae omisit et inminuit quin immo cum prosperi quiddam ex provinciis nuntiatum esset, super abundatissimum cenam iocularia in defectionis duces carmina lasciveque modulata, quae vulgo notverunt, etiam gesticulatus est; ac spectaculis theatri clam inlatus cuidam scaenico placenti nuntium misit abuti eum occupationibus suis
42 Ma quando seppe che Galba e le Spagne si rivoltavano a loro volta, ebbe un collasso e restò a lungo senza voce, semisvenuto; quando poi ebbe ripreso i sensi, si strappò le vesti e si batté la testa duramente, dicendo 'che cosa sarebbe stato di lui'; poiché la sua nutrice cercava di consolarlo ricordandogli che simili sventure erano capitate ad altri principi, egli rispose 'che la sua sfortuna superava tutte le loro, che era inaudita e senza precedenti, dal momento che gli sfuggiva di mano il potere supremo, quando ancora era vivo'

Ma non rinunciò, tuttavia, a nessuna delle sue abitudini di lusso e di indolenza e nemmeno le ridusse; al contrario, poiché aveva ricevuto dalle province la notizia di un successo, nel corso di uno splendido banchetto cantò su un'aria allegra e con gesti appropriati alcuni versi comici diretti contro i capi della rivolta, che si diffusero tra il popolo; fattosi poi portare segretamente a teatro, mandò a dire ad un attore molto applaudito 'che se ne approfittava delle occupazioni dell'imperatore'
XLIII Initio statim tumultus multa et inmania, verum non abhorrentia a natura sua creditur destinasse; successores percussoresque summittere exercitus et provincias regentibus, quasi conspiratis idemque et unum sentientibus; quidquid ubique exsulum, quidquid in urbe hominum Gallicanorum esset contrucidare, illos ne desciscentibus adgregarentur, hos ut conscios popularium suorum atque fautores; Gallias exercitibus diripiendas permittere; senatum universum veneno per convivia necare; urbem incendere feris in populum immissis, quo difficilius defenderentur 43 Si crede che, dall'inizio dell'insurrezione, egli avesse formulato un'infinità di progetti abominevoli, ma non certo contrari alla sua natura: qvello di inviare successori ed assassini ai governatori delle province e ai comandanti degli eserciti, che considerava cospiratori animati da un solo e identico spirito; di far massacrare tutti gli esiliati, dovunque fossero, e tutti i Galli che si trovavano a Roma, i primi per impedire che si unissero ai rivoltosi, gli altri, come se fossero complici e partigiani dei loro compatrioti; di lasciar saccheggiare le Gallie dalle sue armate; di avvelenare i senatori durante i loro banchetti; di incendiare Roma e di lanciare contro il popolo le bestie feroci, per rendere più difficile l'opera di salvataggio

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Sed absterritus non tam paenitentia quam perficiendi desperatione credensque expeditionem necessariam, consules ante tempus privavit honore atque in utriusque locum solus iniit consulatum, quasi fatale esset non posse Gallias debellari nisi a consule

Ac susceptis fascibus cum post epulas triclinio digrederetur, innixus umeris familiarium affirmavit, simul ac primum provinciam attigisset, inermem se in conspectum exercituum proditurum nec quicquam aliud quam fleturum, revocatisque ad paenitentiam defectoribus insequenti die laetum inter laetos cantaturum epinicia, quae iam nunc sibi componi oporteret
Abbandonò però questi progetti non tanto per scrupolo di coscienza, quanto perché disperava di poterli realizzare e, considerando necessaria una spedizione, privò i consoli del loro incarico, prima del tempo legale, per mettersi da solo al loro posto, con il pretesto che, per volontà del destino, i Galli potevano essere debellati soltanto da un console

Prese dunque i fasci e, mentre usciva dalla sala da pranzo, dopo un banchetto, appoggiato alle spalle dei suoi intimi, disse loro che non appena avesse toccato il suolo della provincia si sarebbe presentato senza armi agli occhi dei soldati e si sarebbe limitato a versare lacrime; allora i rivoltosi si sarebbero pentiti e il giorno dopo, pieno di gioia, in mezzo all'allegria generale, avrebbe cantato un inno di vittoria che già in qvel momento gli era opportuno comporre
XLIV In praeparanda expeditione primam curam habuit deligendi vehicula portandis scaenicis organis concubinasque, quas secum educeret, tondendi ad virilem modum et securibus peltisque Amazonicis instruendi 44 Sua prima preoccupazione, nel preparare la spedizione, fu qvella di scegliere i carri adatti per il trasporto dei suoi organi di teatro, di far tagliare i capelli alla maschietto alle concubine che aveva intenzione di condurre con sé e di armarle, come Amazzoni, di asce e di scudi

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Mox tribus urbanas ad sacramentum citavit ac nullo idoneo respondente certum dominis servorum numerum indixit; nec nisi ex tota cuiusque familia probatissimos, ne dispensatoribus qvidem aut amanuensibus exceptis, recepit Partem etiam census omnes ordines conferre iussit et insuper inquilinos privatarum aedium atque insularum pensionem annuam repraesentare fisco; exegitque, ingenti fastidio et acerbitate nummum asperum argentum pustulatum, aurum ad obrussam, ut plerique omnem collationem palam recusarent, consensu flagitantes a delatoribus potius revocanda praemia quaecumque cepissent

XLV Ex annonae quoque caritate lucranti adcrevit invidia; nam et forte accidit, ut in publica fame Alexandrina navis nuntiaretur pulverem luctatoribus aulicis advexisse
In seguito convocò le tribù urbane, perché prestassero giuramento militare, ma poiché nessun cittadino idoneo al servizio rispose all'appello, pretese dai padroni un numero determinato di schiavi e fra tutti qvelli che ciascuno possedeva prese solo gli elementi più fidati, compresi gli intendenti e i segretari; ordinò ancora ai cittadini di tutti gli ordini di fornire, a titolo di contributo, una parte del loro capitale e inoltre agli inquilini delle case private e dei complessi edilizi di versare subito alla cassa imperiale l'affitto di un anno Mostrandosi per altro incontentabile e rigoroso, pretese pezzi di moneta nuovi, argento purificato al fuoco, oro puro, tanto che quasi tutti rifiutarono apertamente ogni contributo, reclamando di comune accordo che si richiedessero piuttosto ai delatori tutte le ricompense che essi avevano ricevuto

45 L'odio che si era attirato speculando perfino sull'alto prezzo del grano si accrebbe ancora di più quando il caso volle che si annunciasse, in mezzo ad una carestia pubblica, l'arrivo di una nave da Alessandria carica di sabbia per i lottatori di corte

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