Il soldato siriano è seduto su uno sgabello pieghevole e davanti a lui un servitore gli porge la cannuccia infilata in un vaso pieno di vino o di birra, appoggiato su un sostegno.
L'iscrizione posta in alto e distribuita su cinque colonne riporta i nomi dei personaggi: l'uomo si chiama Tarura e la moglie e la "signora della casa Arbura".
La moglie vestita con una tunica bianca, panneggiata secondo la moda dell'epoca, siede su uno sgabello più basso davanti al marito. L'uomo veste un gonnellino riccamente decorato trattenuto in vita da una fascia e indossa un largo collare, secondo la moda egiziana. La presenza di stranieri in Egitto durant il Nuovo Regno doveva essere massiccia e molti di loro erano ben integrati nel tessuto sociale.
Il soldato ha un'acconciatura trattenuta da una fascia, forse uno chignon alla nuca; la folta barba scura, appuntita sul mento, lo tipizza come semita. La lancia ritta alle sue spalle ne indica la professione