Seneca, De providentia: Parte 04, pag 5

Seneca, De providentia: Parte 04

Latino: dall'autore Seneca, opera De providentia parte Parte 04
Omnes considera gentes in quibus Romana pax desinit, Germanos dico et quidquid circa Histrum uagarum gentium occursat: perpetua illos hiemps, triste caelum premit, maligne solum sterile sustentat; imbrem culmo aut fronde defendunt, super durata glacie stagna persultant, in alimentum feras captant Osserva tutte quelle genti a cui si è spinta la pace romana, intendo dire i Germani e quanti altri s'incontrano errabondi nella regione dell'Istro: un inverno continuo, interminabile, un cielo grigio li opprime, una terra infeconda li nutre a malapena; si riparano dalla pioggia in capanne di paglia e di rami, camminano su acque stagnanti indurite dal gelo e vanno a caccia di belve, loro unico cibo
Miseri tibi uidentur Ti sembrano infelici
nihil miserum est quod in naturam consuetudo perduxit; paulatim enim uoluptati sunt quae necessitate coeperunt No, non c'è infelicità in ciò che l'abitudine ha trasformato in una condizione di vita naturale, tanto che quel che s'è cominciato a fare per necessità a poco a poco diventa persino piacevole

Maybe you might be interested

Seneca, De providentia: Parte 06
Seneca, De providentia: Parte 06

Latino: dall'autore Seneca, opera De providentia parte Parte 06

Nulla illis domicilia nullaeque sedes sunt nisi quas lassitudo in diem posuit; uilis et hic quaerendus manu uictus, horrenda iniquitas caeli, intecta corpora: hoc quod tibi calamitas uidetur tot gentium uita est Quei nomadi non hanno altra casa, altra dimora che quella occasionale in cui li porta di giorno in giorno, per riposarsi, il loro spostarsi continuo e senza meta Perdipiù vanno a corpo nudo, in un clima così rigidamente ostile, mangiano poco e quel poco devono procurarselo con le proprie mani Ebbene, questa che a te sembra una disgrazia, per tanti popoli è la vita
Quid miraris bonos uiros, ut confirmentur, concuti Non ti stupire, dunque, se gli uomini buoni sono così tartassati, in ciò sta appunto la loro forza

Maybe you might be interested

Seneca, De providentia: Parte 02
Seneca, De providentia: Parte 02

Latino: dall'autore Seneca, opera De providentia parte Parte 02

non est arbor solida nec fortis nisi in quam frequens uentus incursat; ipsa enim uexatione constringitur et radices certius figit: fragiles sunt quae in aprica ualle creuerunt Un albero non diventa solido e robusto se non è continuamente investito dal vento e sono queste raffiche che ne fanno il fusto compatto e ne rinsaldano le radici, che si abbarbicano con maggior forza al terreno; fragili sono invece quegli alberi che crescono in una valle tranquilla, esposta solo ai raggi del sole
Pro ipsis ergo bonis uiris est, ut esse interriti possint, multum inter formidolosa uersari et aequo animo ferre quae non sunt mala nisi male sustinenti Perciò nel loro stesso interesse, affinchè nulla possa atterrirli, è necessario che i buoni attraversino spesso esperienze dolorose, sopportando con animo sereno ciò che non è di per se stesso un male ma che diventa tale solo per chi non è disposto a sopportarlo

Maybe you might be interested

Seneca, De providentia: Parte 05
Seneca, De providentia: Parte 05

Latino: dall'autore Seneca, opera De providentia parte Parte 05

Maybe you might be interested

Seneca, De providentia: Parte 03
Seneca, De providentia: Parte 03

Latino: dall'autore Seneca, opera De providentia parte Parte 03

Tags: #seneca
Seneca, Lettere a Lucilio: Libri 17-18 Parte 02

Seneca, De Otio: 01; 01 - 04

Seneca, De Otio: 01; 05 - 08

Seneca, Naturales Quaestiones: Libro 06; 01-05

Seneca, Lettere a Lucilio: Libro 01

Seneca, Lettere a Lucilio: Libri 07-08 Parte 02