Latino: dall'autore Quintiliano, opera Institutio oratoria parte Liber 1, 3
| [14] Veramente non aderirei affatto, sebbene ciò sia accettato e Crisippo non disapprova, alla punizione di un allievo, dapprima perché è sconveniente e da schiavi e certo un'offesa (cosa che s'addice se cambi età): poi perché, se per qualcuno c'è un'indole così ignobile che non è corretta dal rimprovero, costui s'indurirà anche ai colpi come ogni peggiore schiavo: infine perché non ci sarà bisogno certo di qualche castigo se sarà stato presente un assiduo assistente degli studi | [14] Caedi vero discentis, quamlibet id receptum sit et Chrysippus non improbet, minime velim, primum quia deforme atque servile est et certe (quod convenit si aetatem mutes) iniuria: deinde quod, si cui tam est mens inliberalis ut obiurgatione non corrigatur, is etiam ad plagas ut pessima quaeque mancipia durabitur: postremo quod ne opus erit quidem hac castigatione si adsiduus studiorum exactor adstiterit |
| [15] Ora generalmente per la negligenza dei maestri sembra essere stabilito così che i ragazzi non siano costretti a fare le cose che sono giuste, ma siano puniti perché non l'hanno fatto | [15] Nunc fere neglegentia paedagogorum sic emendari videtur ut pueri non facere quae recta sunt cogantur, sed cur non fecerint puniantur |
| Infine quando avrai costretto il bambino con le percosse, cosa farai al giovane, a cui questo timore non può essere applicato e ci sono nozioni maggiori da imparare | Denique cum parvolum verberibus coegeris, quid iuveni facias, cui nec adhiberi potest hic metus et maiora discenda sunt |
Maybe you might be interested
Quintiliano, Institutio oratoria: Liber 1, 2
Latino: dall'autore Quintiliano, opera Institutio oratoria parte Liber 1, 2
| [16] Aggiungi che a quelli percossi capitarono spesso per dolore o paura molte cose indecorose a dirsi e poi destinate ad essere di vergogna, pudore che indebolisce l'animo e abbatte e suggerisce l'abbandono della vita e la noia | [16] Adde quod multa vapulantibus dictu deformia et mox verecundiae futura saepe dolore vel metu acciderunt, qui pudor frangit animum et abicit atque ipsius lucis fugam et taedium dictat |
| [17] Ormai se fu scarsa la cura nel dover scegliere le abitudini di sorveglianti e precettori, rincresce dire in quali infamie gli uomini malvagi abusino di questo diritto del punire, quale opportunità questo timore degli infelici dia talvolta anche agli altri | [17] Iam si minor in eligendis custodum et praeceptorum moribus fuit cura, pudet dicere in quae probra nefandi homines isto caedendi iure abutantur, quam det aliis quoque nonnumquam occasionem hic miserorum metus |
Maybe you might be interested
Quintiliano, Institutio oratoria: Liber 1, 8, 1-12
Latino: dall'autore Quintiliano, opera Institutio oratoria parte Liber 1, 8, 1-12
| Non indugerò su questo punto: è troppo quello che si capisce | Non morabor in parte hac: nimium est quod intellegitur |
| Perciò è sufficiente aver detto questo: a nessuno si deve concedere troppo riguardo ad un'età debole ed esposta all'offesa | Quare hoc dixisse satis est: in aetatem infirmam et iniuriae obnoxiam nemini debet nimium licere |
Maybe you might be interested
Quintiliano, Institutio oratoria: Liber 1, 4, 1-15
Latino: dall'autore Quintiliano, opera Institutio oratoria parte Liber 1, 4, 1-15
| [18] Ora m'accingo a dire con quali arti si debba educare colui che sarà formato così che possa diventare un oratore, e quella che in ciascuna età si deve iniziare | [18] Nunc quibus instituendus sit artibus qui sic formabitur ut fieri possit orator, et quae in quaque aetate inchoanda, dicere ingrediar |
