" [93] Scaevolam quoque et L | [93] Vedo che anche Scevola e L |
Aelium et Ateium Capitonem in eadem sententia fuisse video, quoniam in Pseudolo sit: "Quod si opus est, ut dulce promat indidem, ecquid habet | Elio e Ateio Capitone erano dello stesso parere, poiché nel Pseudolo c'è: "Perché se è necessario, che fornisca vino dolce da lì, ne ha |
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Latino: dall'autore Plinio il Vecchio, opera Naturalis Historia parte Libro 26, Paragrafi 95-106
Murrinam, passum, defrutum, mella", quibus apparet non inter vina modo murrinam, sed inter dulcia quoque nominatum | Mirra, passito, vin dolce, miele", da cui si capisce che la mirra era nominata non solo tra i vini, ma anche fra quelli dolci |
[94] Apothecas fuisse et diffundi solita vina anno DCXXXIII urbis apparet indubitato Opimiani vini argumento | [94] Appare certo per la prova del vino opimiano che ci fossero cantine e che erano soliti essere versati vini nell'anno 633 dalla fondazione della città |
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iam intellegente suum bonum Italia nondum tamen ista genera in claritate erant; itaque omnia tunc genita unum habent consulis nomen | Mentre l'Italia già conosceva la loro bontà, questi generi tuttavia non erano di fama; così tutti quelli prodotti allora hanno il solo nome del console |