Nietzsche, riassunto

Nietzsche, riassunto

Periodo schopenhaueriano-wagneriano

"Nascita della tragedia" (apollineo-dionisiaco, vitalismo irrazionalistico, rapporto arte-mondo). Il tema centrale di tale periodo è l'equilibrio tra lo spirito apollineo (fuga dal divenire del reale, razionalità e armonia) e lo spirito dionisiaco (energia vitale, istinto e passione) stabilito nella tragedia greca attica di Sofocle e Eschilo. La sintesi perfetta avviene tra l'oggetto dionisiaco, la sofferenza dell'eroe, e la modalità rappresentativa apollinea, una serie di immagini sublimatrici che trasformano la dimensione del soggetto eroico in un mondo ideale di bellezza. La rottura di tale equilibrio segna l'inizio della decadenza della tragedia greca la quale vede, con Euripide, la prevalenza dello spirito apollineo su quello dionisiaco in quanto l'eroe istintivo, protagonista nella tragedia attica, è ora sostituito dall'uomo razionale che vive nella quotidianità.

Nietzsche giustifica la propria tesi affermando che la sensibilità greca è originariamente dionisiaca e che quindi l'apollineo non è che una conseguenza dello spirito dionisiaco, la quale nasce come tentativo di sublimazione del caos nella forma. Il filosofo tedesco fa coincidere la decadenza della tragedia greca con la decadenza della civiltà occidentale; il passaggio dall'uomo tragico all'uomo teoretico simboleggia infatti il passaggio dal vitalismo irrazionalistico nietzscheano al razionalismo logico socratico. La celebrazione nietzscheana della vita prescinde ogni forma di ottimismo o pessimismo e alla visione della vita come dolore, ripresa da Shopenhauer, reagisce diversamente da quest'ultimo: LA VITA  È DOLORE:

- NIETZSCHE: Accettazione entusiastica incondizionata della vita, alla base del superamento della condizione umana (nascita del superuomo).

- SCHOPENHAUER: Noluntas (tramite l'ascesi), fuga spiritualista che richiede la rinuncia ai piaceri effimeri, affine alla morale cristiana.

Il mondo è per Nietzsche un gioco tragico ed estetico, costituito dalla lotta tra gli opposti primordiali. In tale visione, solo l'arte riesce a comprendere la totalità del reale e si propone quindi come giustificazione estetica dell'esistenza. Questa, di natura metafisica, diviene uno strumento della filosofia e guiderà la rinascita della cultura tragica (tramite la musica, modello wagneriano). "Considerazioni inattuali" (rapporto vita-storia, critica allo storicismo e alla storiografia). Nella seconda considerazione inattuale, "Sull'utilità e il danno della storia per la vita"), Nietzsche elabora una critica a storicismo e storiografia contemporanei, attribuendovi la colpa dell'errata concezione del rapporto tra storia e vita.

L'idolatria del fatto ostacola il giusto rapporto storia-vita, facendo dell'uomo il risultato di un processo necessario; questo si sente in balia del passato ed è incapace di pensare al futuro. Il fattore oblio favorisce il giusto rapporto storia-vita, infatti l'uomo per poter agire in modo efficace nel futuro ha bisogno di saper dimenticare, almeno parzialmente, il passato.