I volti più carichi di dubbi nella pittura rinascimentale sono proprio quelle dei santi o di coloro che partecipano a qualche evento miracoloso. Se nel Medioevo assistere ad una guarigione o ricevere una visione serviva a rinforzare la speranza di Dio, nei secoli successivi la reazione più frequente è di incertezza, il dilemma, la perplessità.
La Maddalena ha dimenticato le parole più volte pronunciate dal suo Rabbunì, ha sentito la profezia nella quale annunciava di ricostruire il tempio in tre giorni, ma non l'ha capita. Ha portato con sé il vaso di unguento per profumare la tomba, ha indossato un mantello per mimetizzarsi alla luce argenta dell'alba e spegnere il richiamo della sua veste rossa che spunta sotto la manica.
Non appare sorpresa ne sconvolta piuttosto si sta chiedendo se non sia stato tutto un sogno: il suo incontro con Cristo, le parole del Messia, la fiducia e l'amore con cui l'ha seguito. Si è girata di scatto a cercare la nostra complicità: il suo sguardo, come la sua domanda, ci resta addosso. Quegli occhi incerti e la bocca tremante, alla quale la donna porta la mano nascosta del mantello.
La donna immersa in una luce lunare che increspa la stoffa del mantello e lascia in ombra il suo viso, misterioso e inquieto. L'artista si concentra sull'estrema umanità della santa che non sa come reagire di fronte ad un mistero così sconcertante. Dovrebbe essere la prova che Gesù sia davvero il Messia, mentre si trasforma in un enigma inquietante. In fondo, gli uomini del Rinascimento non sono portati a credere ai dogmi senza farsi domande. anche la Maddalena.
Se il suo corpo non si trova significa che qualcuno l'ha trafugato. Non riesce subito a credere che sia risorto. Anche i santi per Savoldo sono soprattutto uomini e donne in cerca di risposte, mai davvero pronti ad assistere al prodigio di vino