Livio, Ab urbe condita: Libro 39; 46 - 50, pag 4

Livio, Ab urbe condita: Libro 39; 46 - 50

Latino: dall'autore Livio, opera Ab urbe condita parte Libro 39; 46 - 50
Deinde ut super alium alius idem omnes adfirmantes veniebant, tandem facta fides; et priusquam appropinquare urbi satis scirent, ad spectaculum omnes simul liberi ac servi, pueri quoque cum feminis, effunduntur Poi, siccome continuavano a sopraggiungere uno dopo laltro confermando tutti la stessa notìzia, alla fine fu creduta; e, prima ancora che si sapesse con certezza che Filopemene si avvicinava alla città, tutti insieme si riversano fuori per quello spettacolo, liberi e servi, perfino ragazzi e donne
Itaque clauserat portam turba, dum pro se quisque, nisi ipse oculis suis credidisset, vix pro comperta tantam rem habiturus videtur Così la folla aveva ostruito la porta e si vedeva che per parte sua ognuno, se non avesse avuto da credere ai suoi occhi, difficilmente sarebbe stato disposto a dare per sicuro un avvenimento così straordinario
Aegre summoventes obvios intrare portam, qui adducebant Philopoemenem, potuerunt Quelli che traevano Filopemene riuscirono a varcare la porta, facendosi largo a fatica tra coloro che venivano loro incontro

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Latino: dall'autore Livio, opera Ab urbe condita parte Libro 38; 01 - 05

Aeque conferta turba iter reliquum clauserat; et cum pars maxima exclusa a spectaculo esset, theatrum repente, quod propinquum viae erat, compleverunt, et, ut eo adduceretur in conspectum populi, una voce omnes exposcebant Una folla egualmente stipata aveva ostruito il resto del cammino; e siccome i più erano rimasti esclusi da quella vista, ad un tratto riempirono il teatro che era vicino alla strada e tutti a una voce chiedevano che Filopemene fosse condotto là alla vista del popolo
Magistratus et principes veriti, ne quem motum misericordia praesentis tanti viri faceret, cum alios verecundia pristinae maiestatis collatae praesenti fortunae, alios recordatio ingentium meritorum motura esset, procul in conspectu eum statuerunt, deinde raptim ex oculis hominum abstraxerunt, dicente praetore Dinocrate esse, quae pertinentia ad summam belli percunctari eum magistratus vellent I magistrati e i nobili ebbero timore che la pietà per un tal personaggio, finché egli restasse lì, potesse provocare qualche disordine, perché qualcuno poteva magari essere mosso da un certo rispetto per la sua antica autorità, confrontandola con la condizione presente, e altri dal ricordo dei suoi grandi meriti; e lo posero in luogo visibile ma lontano, poi di soppiatto lo sottrassero alla vista delle gente, col pretesto addotto dal comandante Dinocrate che i magistrati volevano interrogarlo su cose relative ai problemi generali della guerra

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Inde abducto eo in curiam et senatu vocato consultari coeptum Di là condottolo nella curia e convocato il consiglio degli anziani, si cominciò la discussione
[50] Iam invesperascebat, et non modo cetera, sed ne in proximam quidem noctem ubi satis tuto custodiretur, expediebant [50] Già si faceva sera, e intanto non solo le altre questioni non sapevano risolvere, ma neppure dove tenerlo sotto custodia con una certa sicurezza per la notte imminente

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Obstupuerant ad magnitudinem pristinae eius fortunae virtutisque, et neque ipsi domum recipere custodiendum audebant, nec cuiquam uni custodiam eius satis credebant Erano smarriti al pensiero della sua alta posizione di un tempo e del suo valore, e i senatori non osavano assumere la responsabilità di tenerlo prigioniero in casa loro, né daltra parte si fidavano abbastanza a consegnarlo ad un singolo
Admonent deinde quidam esse thesaurum publicum sub terra, saxo quadrato saeptum Allora qualcuno ricorda che cè il tesoro pubblico sotterraneo chiuso da pietre quadrate

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Eo vinctus demittitur, et saxum ingens, quo operitur, machina superimpositum est Là viene calato in catene e con un argano viene posto sopra per coperchio un grande macigno

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