Leonardo da Vinci: un caso irripetibile di artista innovatore

Leonardo da Vinci: un caso irripetibile di artista innovatore

ai vertici della pittura del suo tempo; di tecnologo ingegnere, costantemente rivolto all'ideazione di macchine, congegni e installazione di grande praticità; e insieme di precursori in molti campi della speculazione della ricerca scientifica, con intuizioni sorprendentemente avanzate

queste attività creative possono sembrare antitetiche, e invece grazie a un supremo controllo intellettuale, procedono senza contraddizione e si potenziano a vicenda. Il panteismo di Leonardo è frutto di una libera e profonda riflessione sull'esistenza, che parrebbe presupporre lunghi studi filosofici e scientifici. Invece, il figlio di uno stimato notaio riceve una formazione di tipo artigianale. Le premesse del suo stile e della sua cultura appartengono all'orizzonte fiorentino del 400 alla pratica delle botteghe artistiche dell'epoca. L'atelier di Andrea del Verrocchio era in effetti una piccola e prestigiosa manifattura, dove insieme ai dipinti e alle sculture si preparavano arredi, mobili, scenografie, oggetti da regalo, stemmi araldi, apparati e decorazioni varie.

Fino a trent'anni, accanto a coetanei compagni di studi come Botticelli e Perugino, Leonardo vive nell'atmosfera umanistica della Firenze medicea. Il suo interesse per il moto, per l'atmosfera, per gli effetti della luce dell'umidità tende per altro a staccarlo dallo stile grafico, lineare prediletto in Toscana. Si avvicina la svolta esistenziale, che apre la mente di un giovane dotato pittore a una dimensione universale.

Leonardo da Vinci - sezione di utero gravido, con il feto in stato di avanzato sviluppo
Leonardo da Vinci - sezione di utero gravido, con il feto in stato di avanzato sviluppo

questi manoscritti, eccezionali per ampiezza e originalità di pensiero, per l'insuperabile bellezza delle illustrazioni, sono i "codici": in qualche ...

Nel 1482, mentre i suoi amici e colleghi come Botticelli, Ghirlandaio, Perugino e Signorelli sono chiamati a Roma ad affrescare le pareti della Cappella Sistina appena costruita, Leonardo indirizza una lettera curriculum a Ludovico il Moro, ambizioso Duca di Milano. Con preciso lessico burocratico, Leonardo presenta in 10 punti le proprie qualità professionali. I primi nove paragrafi sono tutti dedicati all'ingegneria e alla tecnologia militare, idraulica e civile; solo nel decimo, e specificando "in tempo di pace", Leonardo afferma di potervi "satisfare benissimo" in architettura, scultura e pittura, e di poter sostenere il confronto con qualunque altro artista. 

Accolto dal duca immediatamente impegnato in settori disparati, Leonardo trascorrerà in Lombardia gran parte della sua carriera, per un totale di quasi un quarto di secolo.  Durante questi cinque lustri, Milano e la Lombardia diventano il grande laboratorio di Leonardo, che trova oltre alla serenità economica e a incarichi di assoluto prestigio, un ambiente culturale vivace, ricco di interlocutori stimolanti, un territorio una meteorologia mutevoli e interessanti, libri e mezzi aggiornati per approfondire le ricerche scientifiche.

All'incirca coetaneo di Leonardo, Ludovico il Moro era l'ambizioso signore di uno stato ricco in pieno espansione, forte di una rete commerciale estesa in tutta Europa. Simbolo della sua potenza era il grande castello sforzesco, grandioso baluardo difensivo ma anche raffinata Reggia rinascimentale. La famiglia Sforza, da pochi decenni subentrata ai Visconti alla guida del Ducato, aveva avviato una rapida impressionante politica di rinnovamento della città, coinvolgendo architetti artisti di varie parti d'Italia

Leonardo da Vinci - studio di anatomia femminile
Leonardo da Vinci - studio di anatomia femminile

Pur non avendo mai dato forma definitiva ne ha pubblicato alcuno dei numerosi trattati scientifici rimaste allo stato di abbozzo, Leonardo ha raccolto...

È noto, Leonardo era mancino: per praticità e per abitudine, ha sempre preferito scrivere da destra verso sinistra, ribaltando le lettere in modo speculare rispetto all'attuale senso della grafia. Nei fogli formati da due facciate, ha scritto prima la pagina di destra e poi quella di sinistra, all'opposto del normale senso della lettura. Mentre la pittura è un modo aperto e chiaro di esporre il pensiero, la scrittura è per Leonardo un mezzo del tutto personale, rivolta a se stesso. 

Tralasciando l'incompiutezza o il fallimento tecnico di alcuni dipinti, solo una parte delle numerosissime "macchine" e installazione di ingegneria appare plausibile; alcune delle conclusioni scientifiche si sono rivelate del tutto errate, come per esempio, la convinzione che la superficie della Luna sia coperta d'acqua, oppure che il centro della Terra sia costituito da un enorme caverna piena d'acqua. Ciò che più conta il metodo sperimentale, davvero del tutto innovativo, con cui Leonardo affronta lo studio della natura, rompendo decisamente con la tradizione, utilizzando in modo coraggioso due formidabili ma sottostimati strumenti di indagine: i sensi e la mente.

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Riassunto su Leonardo da Vinci