Livio, Ab urbe condita: Libro 36; 16 - 20, pag 3

Livio, Ab urbe condita: Libro 36; 16 - 20

Latino: dall'autore Livio, opera Ab urbe condita parte Libro 36; 16 - 20
Luce prima signo pugnae proposito instruit aciem consul, arta fronte, ad naturam et angustias loci Al far del giorno il console, dato il segnale della battaglia, dispone lo schieramento, con la fronte serrata, adattandolo alla conformazione angusta del luogo
Rex, postquam signa hostium conspexit, et ipse copias educit Il re, quando vede le bandiere spiegate dei nemici, trae fuori anchegli le sue truppe
Levis armaturae partem ante vallum in primo locavit, tum Macedonum robur, quos sarisophorus appellabant, velut firmamentum circa ipsas munitiones constituit Parte dellarmata leggera dispose in prima linea davanti alle trincee, poi collocò il grosso dellesercito dei Macedoni, quelli che essi chiamavano sarisofori, a guisa di rinforzo attorno alle stesse fortificazioni

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Livio, Ab urbe condita: Libro 36; 26 - 30
Livio, Ab urbe condita: Libro 36; 26 - 30

Latino: dall'autore Livio, opera Ab urbe condita parte Libro 36; 26 - 30

His ab sinistro cornu iaculatorum sagittariorumque et funditorum manum sub ipsis radicibus montis posuit, ut ex altiore loco nuda latera hostium incesserent Collocò loro da sinistra un corpo di lanciatori, arcieri e frombolieri, alle pendici del monte, in modo che da una posizione elevata battessero il fianco scoperto dei nemici
Ab dextro Macedonibus ad ipsum munimentorum finem, qua loca usque ad mare invia palustri limo et voraginibus claudunt, elephantos cum adsueto praesidio posuit, post eos equites, tum modico intervallo relicto ceteras copias in secunda acie Allala destra dei Macedoni, giusto al termine delle opere di difesa, dove servono di cinta luoghi impraticabili fino al mare per il fondo limaccioso e palustre e per i fossati che vi si aprono, collocò gli elefanti con una guardia addestrata e dietro di loro i cavalieri, e poi a piccola distanza le altre forze in un successivo schieramento

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Livio, Ab urbe condita: Libro 39; 01 - 05
Livio, Ab urbe condita: Libro 39; 01 - 05

Latino: dall'autore Livio, opera Ab urbe condita parte Libro 39; 01 - 05

Macedones pro vallo locati primo facile sustinebant Romanos, temptantis ab omni parte aditus, multum adiuvantibus, qui ex loco superiore fundis velut nimbum glandis et sagittas simul ac iacula ingerebant; deinde, ut maior nec iam toleranda uis hostium inferebat se, pulsi loco intra munimenta subductis ordinibus concesserunt; inde ex vallo prope alterum vallum hastis prae se obiectis fecerunt I Macedoni collocati davanti alla linea di difesa, sulle prime, col valido aiuto di quelli che dallalto con le fonde riversavano come un nuvolo ghiande e insieme saette e giavellotti, tenevano testa facilmente ai Romani, che cercavano di forzare da ogni parte il passaggio; poi, come limpeto dei nemici si sferrava più violento e ormai irresistibile, respinti dalle loro posizioni indietreggiarono ritirando lo schieramento entro le opere fortificate; e di là dallargine con le aste spianate davanti a sé formarono come un secondo argine
Et ita modica altitudo valli erat, ut et locum superiorem suis ad pugnandum praeberet, et propter longitudinem hastarum subiectum haberet hostem E laltezza dei ripari era di misura tale da lasciare al tempo stesso libera agli occupanti una posizione più elevata per combattere e da avere, grazie alla lunghezza delle aste, il nemico sotto tiro

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Livio, Ab urbe condita: Prologo
Livio, Ab urbe condita: Prologo

Latino: dall'autore Livio, opera Ab urbe condita parte Prologo

Multi temere subeuntes vallum transfixi sunt; et aut incepto irrito recessissent aut plures cecidissent, ni M Porcius ab iugo Callidromi deiectis inde Aetolis et magna ex parte caesisincautos enim et plerosque sopitos oppresseratsuper imminentem castris collem apparuisset Molti, che imprudentemente si accostavano al vallo, furono trapassati dalle aste, e tutti o si sarebbero ritirati dopo il fallimento dellimpresa ovvero sarebbero caduti in maggior numero se sul colle sovrastante laccampamento non fosse comparso M Porcio dallaltura del Callidromo dopo aver cacciati e in gran parte uccisi gli Etoli: ché li aveva colti alla sprovvista e parecchi ne aveva sorpresi nel sonno
[19] Flacco non eadem fortuna ad Tichiunta et Rhoduntiam, nequiquam subire ad ea castella conato, fuerat [19] Fiacco non aveva avuto lo stesso esito a Tichiunte e a Rodunzia, nel suo vano tentativo di accostarsi a quelle posizioni

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Latino: dall'autore Livio, opera Ab urbe condita parte Libro 04, 21-26

Macedones quique alii in castris regiis erant primo, dum procul nihil aliud quam turba et agmen apparebat, Aetolos credere visa procul pugna subsidio venire; ceterum, ut primum signaque et arma ex propinquo cognita errorem aperuerunt, tantus repente pavor omnis cepit, ut abiectis armis fugerent I Macedoni e altri che erano negli accampamenti del re dapprima, finché in distanza si notava solo una massa confusa in marcia, credettero che gli Etoli, visto da lontano il combattimento, venissero in aiuto; ma appena le bandiere e le armi, riconosciute da vicino, rivelarono lerrore, dun tratto furono presi tutti da tanto panico, che, gettate via le armi, si dettero alla fuga

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