Nel IV secolo a.C. vince un gusto nuovo e nasce la ceramica di Paestum, a figure rosse. Fino alla fine del VI secolo a.C. l'immaginario è assolutamente Greco. Poi, nel V secolo inizia la contaminazione con i popoli locali: i greci imparano ad andare al mare e per la prima volta le decorazioni mostrano scene di tuffi. Di seguito il particolare de: la lastra col Tuffatore, dalla tomba del Tuffatore, 480-470 avanti Cristo che si trova nel Museo Archeologico Nazionale di Paestum
IL TUFFATORE DI PAESTUM
dove si tuffa questo personaggio così insolito per una pittura funeraria? In un altra vita? Nell'aldilà? Nel mondo dell'Ade? O semplicemente nel suo bagno quotidiano?
Da 25 secoli il corpo atletico del giovane è immortalato nell'atto di inabissarsi in quello che potrebbe essere un tratto di mare o l'immenso fiume Oceano, che nelle credenze dei greci circondava tutte le terre abitate. Sono passati oltre 50 anni da quando l'archeologo Mario Napoli scoprì la figura sulla parte interna della lastra di copertura di una tomba a 2 km da Paestum. I resti dello scheletro si polverizzarono quando il sarcofago venne aperto, il 3 giugno 1968, è comunque da escludere che fosse un atleta. Perché accanto al corpo non furono deposti gli strumenti tipici degli atleti, inoltre gli storici non hanno mai trovato traccia, nell'antica Grecia, di gare di tuffi. Non risultano neppure tra gli sport di Olimpia. I pittori di Paestum potrebbero aver appreso dagli Etruschi il costume di decorare le tombe, inesistente presso i greci