Il primo titolo dato al dipinto fu "al balcone" . Boccioni subisce questo elemento iconografico e, dalla prospettiva della finestra, consente la coabitazione di due spazi antitetici: l'universo interiore e la città che è spazio di numerose sollecitazioni sensoriali
Il dipinto mette in discussione le tradizionali distinzioni della pittura: l'interno e l'esterno, la parte bassa e alta, il primo e il secondo piano. I cavalli proiettati in avanti sembrano in tal modo entrare nell'appartamento. La composizione spezzettata, si articola attorno a una figura femminile, probabilmente la madre dell'artista, affacciata al balcone dell'appartamento. Attorno alla donna si organizzano i vari elementi, disposti in modo da imprimere un ritmo ondeggiante. I colori giallo e rosa conferiscono all'opera un moto rotatorio. Il fermento della città si manifesta tramite il ricorso a un lessico futurista