A 300 km più a nord di Knosso, nella città stato di Atene, si sono riuniti atleti da tutto il Mediterraneo per partecipare a una serie di gare sportive, un evento precursore dei giochi olimpici
Tra gli atleti c'è il principe Androgeo figlio del re di Creta Minosse fratellastro del minotauro.
Androgeo vince tutte le gare, la corsa, il lancio e il canto. Diventa popolare tanto che una sera viene ucciso in una rissa da un gruppo di giovani ateniesi ubriachi. Non appena la notizia arriva a Minosse, questi è sopraffatto dal dolore e dalla rabbia e ha solo sete di vendetta. Decide di punire gli ateniesi nel modo più crudele possibile, darli in pasto al minotauro.
La richiesta di Minosse è: 7 uomini vergini e 7 donne vergini da sacrificare al minotauro altrimenti sarà guerra. Atene è costretta a donare i sacrifici umani al minotauro ogni 9 anni, perchè i greci sapevano calcolare il movimento della Luna intorno alla terra secondo un ciclo che dura 9 anni.
Teseo, che aveva due padri, uno terreno Egeo re di Atene e uno divino Poseidone Dio del mare, viene inviato alla terza ricorrenza del tributo. Il padre Egeo prima che Teseo parta gli dà un solo ordine ben preciso. Se e quando farà ritorno ad Atene dovrà alzare una vela bianca anzichè nera così quando la nave apparirà all'orizzonte il re saprà che suo figlio è salvo.
Teseo uccide il minotauro e riesce ad uscire dal labirinto grazie al filo di Arianna, si presume fosse la stessa figlia maggiore del re Minosse. Insieme a lei salpa verso Atene. Per mesi ogni mattina Egeo scruta sempre lo stesso tratto di mare nella speranza di vedere la nave e quando finalmente appare all'orizzonte la sua vela è nera. Il re inconsolabile, pensa che il figlio sia stato ucciso dal minotauro e sconvolto dal dolore sceglie di morire gettandosi in mare.
Da quel giorno il mare viene chiamato Egeo in memoria del sovrano