L’esilio Trionfale di Élisabeth Vigée Le Brun in giro per l’Europa

l’esilio Trionfale di Élisabeth Vigée Le Brun in giro per l’Europa

L'Italia per Madame è solo la prima tappa di un lunghissimo viaggio attraverso l'Europa; un viaggio verso il nord che, passando per l'Austria e la Germania, la condurrà fino in Russia

Esilio amaro di una giovane donna che sola, portandosi dietro l'unica figlia, è costretta a fuggire dal suo paese, inseguita dalle notizie sempre più spaventose su quanto si è lasciata alle spalle. ma, al tempo stesso, un viaggio trionfale di un artista festeggiata come una regina in tutte le corti, ricevuta solennemente in tutte le accademie, subissata di richieste, coperta d'oro.

Mentre la Francia celebra la fine dell'ancien régime, Madame Vigée Le Brun ne ritrova le cerimonie e lo sfarzo a Vienna, Berlino, San Pietroburgo. Ovunque si parla francese, ovunque Madame Vigée Le Brun ritrova quella civiltà delle buone maniere, quell'esprit francais des etrangers con cui il suo paese ha egemonizzato l'Europa.

FINE DI UN ESILIO E LA MORTE DELLA FIGLIA

Quando finalmente nel 1802 può fare ritorno in patria, Élisabeth ha ormai 46 anni ed è sola. Sua figlia, che l'ha seguita, tappa dopo tappa, nella sua peregrinazione, nel frattempo è diventata una donna e ha scelto di rimanere in Russia. Non tenendo conto dei consigli della madre, Jeanne-Julie-Louise Le Brun ha sposato Gaetan Bernard Nigris, segretario del direttore dei teatri Imperiali di San Pietroburgo.

Col passare degli anni il tenero abbraccio tra la madre e la figlia si è sciolto, L'intesa amorosa che la pittrice ha esaltato nei suoi quadri si è trasformata in conflitto. Anche quando Madame Nigris tornerà a vivere a Parigi, divorziando dal marito, i rapporti con la madre rimarranno tempestosi fino alla sua scomparsa, a soli 39 anni.

A disagio tra i suoi, in una società nuova in cui, dalla gente alle abitudini, alla moda, tutto è cambiato, costretta a prendere atto che il gusto e le arti hanno voltato le spalle al XVIII secolo, Madame Vigée Le Brun preferisce rimettersi in viaggio, soggiorna due anni in Inghilterra, visita il Belgio, l'Olanda, la Svizzera. Soltanto col passare degli anni l'artista riuscirà, tornata in Francia, ad accettare l'irreversibilità dei mutamenti che vi hanno avuto luogo.

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