L’elemento erotico in: Giovane con un cesto di frutta

l’elemento erotico in: Giovane con un cesto di frutta

Quando realizzò questo dipinto, Michelangelo Merisi da Caravaggio viveva in condizioni di grande indigenza e si spostava da uno studio all'altro in cerca di lavoro. Alla fine ne aprì uno tutto suo e riuscì a trovare un mecenate, il cardinale Francesco Del Monte, che non gli offrì soltanto vitto e alloggio, ma gli procurò molte commesse

Questa tela ritrae il pittore siciliano Mario Menniti, amico dell'artista. L'elemento erotico contenuto in questo dipinto e accentuato dalle intensa luce che colpisce e mette in evidenza la spalla nuda, il volto e la mano destra di Minniti. Lo sguardo sensuale provocante potrebbe essere un invito a mangiare la frutta, anche se interpretazioni meno innocenti risultano più convincenti alla luce del trattamento riservato dai Caravaggio a soggetti simili.

Il cestino di frutta appare in molti quadri del pittore ma l'artista era solito dipingere la frutta con tutte le sue imperfezioni: ammaccata, marcia e avvizzita. In questo dipinto tuttavia, essa appare quasi perfetta. La frutta in sé molte significati simbolici, ma l'abbondanza qui raffigurata suggerisce che l'artista l'abbia ritratta per la sua voluttuosità. 

Le sue opere influenzarono tra gli altri Orazio e Artemisia Gentileschi, George della Tour, Rembrandt e Velazquez

Giovane con un cesto di frutta - Caravaggio, 1593 Giovane con un cesto di frutta - Caravaggio, 1593
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