
Baccanale degli Andrii - Tiziano
rappresenta i gioiosi abitanti dell'isola di Andro, intenti a bere generosamente da una fonte che Bacco aveva trasformato in vino. Danzano in estasi t...
Nel 1598 la città passò sotto il dominio papale, gli Este dovettero lasciarla e in quell'occasione il dipinto finì in altre mani. Non quelle di un ladro qualunque: le mani del legato papale cardinale Pietro Aldobrandini. Più tardi gli eredi lo vendettero a un nobile spagnolo che ne fece in fine dono al re di Spagna.
E' un quadro centrale nella produzione di Tiziano, ammirato e imitato dal posteri. Il vino che scorre è opera di Dioniso, che omaggia i suoi sodali trasformando in vino appunto le acque del fiumiciattolo che scorre in primo piano nella tela e nel quale fa pipì un bambino. La scena, movimentata, vede vari gruppi intenti a bere, danzare, dormire. Sulla destra una ninfa giace nuda e addormentata, ha in mano una coppa vuota, un braccio è alzato e ripiegato dietro la testa.
Il centro della scena è occupato da due ragazze intente a chiacchierare, una scena di grande naturalezza, hanno appoggiato sull'erba uno spartito con i versi di una canzone in voga, hanno ancora i flauti in mano, una di loro alza la mano per farsi riempire la coppa da un uomo in piedi, nudo, senza smettere di guardare la compagna. Più su, un gruppo danza, mentre uno di loro alza il cielo una brocca di vetro con del vino in un atteggiamento che ricorda un sommelier intento a un esame in controluce.
L'opera celebra i doni di Bacco agli uomini: il vino anzitutto, e ciò che porta con sé: la gioia, Il piacere della danza e dell'amore. Nella collina sullo sfondo appare un vecchio, nudo e scomposto, a mostrare che gli effetti del vino non sono sempre gradevoli.
LUCREZIA BORGIA, LA MOGLIE
la figlia illegittima di papa Alessandro VI Borgia, è nata nel 1480. Ha soli 12 anni quando suo padre chiede al Pinturicchio di raffigurarla come Santa Caterina su una parete dell'appartamento Borgia in Vaticano.
Dodici-tredici anni quando viene data in sposa Giovanni Sforza, matrimonio poi revocato. Tra le cause dell'annullamento, chiesto dal papa stesso, la presunta impotenza del marito. Il quale invitato a dare prova pubblica davanti a testimoni di essere in grado di avere un rapporto sessuale, rifiuta di sostenere l'esame; in cambio risponde con l'accusa di incesto tra la giovanissima moglie e il padre, cioè sua Santità medesimo.
Ai 18 anni Lucrezia si unisce ad Alfonso D'Aragona, che sarà poi fatto uccidere dal cognato Cesare Borgia, attivo in ogni genere di intrigo e a sua volta sospettato di incesto con la sorella. Sposa poi Alfonso I d'Este e si trasferisce alla corte Ferrarese del Duca, dove peraltro a modo di affidare dei lavori proprio a Bartolomeo veneto.
I festeggiamenti per le nozze di Lucrezia con Alfonso d'Este, nel 1502, durarono settimane, in alcuni momenti venivano allietati da frotte di cortigiane che si esibivano nude in spettacolo e danze al cospetto della sposa, di suo fratello Cesare e del papa stesso.