dal 1935, e dalle leggi di Norimberga, era formalmente vietato ad un ebreo avere rapporti sessuali con una ariana, così come era vietato a un ariano di avere rapporti sessuali con una ebrea. Il reato era passibile del carcere. Ma, sorprendentemente, solo l'uomo poteva essere perseguitato. La volontà di Hitler era che la donna, ebrea o ariana che fosse, non venisse infastidita giuridicamente
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Heydrich, più realista, non la pensava così. Questa forma di discriminazione tra uomini e donne sembrava offendere il suo senso di equità ( ma solo nel caso in cui la donna fosse ebrea ). Ecco perché, nel 1937, impartisce alla Kripo e alla Gestapo istruzioni segrete affinché ogni condanna pronunciata contro un tedesco colpevole di aver avuto rapporti con una ebrea, implichi automaticamente l'arresto della partner e la sua deportazione, senza troppo clamore, in un campo di concentramento.
E' interessante notare questo comportamento dei capi nazisti, se si pensa che l'obbedienza agli ordini, in nome dell'onore militare e del giuramento prestato, fu l'unico argomento che invocarono dopo la guerra per giustificare tutti i loro crimini