Erodiade di Piacenza - Francesco Cairo

Erodiade di Piacenza - Francesco Cairo

la testa del Battista, su un piatto d'argento con borchie dorate e pietre preziose, è posata su una spada con l'elsa d'oro e la lama insanguinata. Composizione originale e diversa da ogni altra del soggetto molte volte ripetuto dal pittore nelle versioni di Vicenza, Torino , New York e Boston

Negli altri dipinti, Erodiade appare con la testa reclinata verso sinistra e la mano che si avvicina al Battista, oppure con la testa reclinata verso destra mentre le dita stringono la lingua del Santo. 

Nel dipinto di Piacenza Erodiade non tocca la testa del Battista, ma se ne allontana con un gesto ampio del braccio, osservando con distacco e alterigia, senza abbandono e inclinando leggermente il capo. In questa Erodiade c'è ancora il dubbio, non l'estasi del delirio amoroso. Questa Erodiade potrebbe anche allontanarsi senza indugiare, senza cercare soddisfazione. Nel suo volto interrogativo sembra esserci persino il dubbio sull'identità della vittima.

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