risuona di nuovo il colore, ardono le superfici cromatiche di fremiti drammatici. La cerchia della figure prende forma dall'uragano; aggirandosi tra vortici di nubi. Si sgranano le carni nel pulviscolo del Sole al tramonto, si disfano i drappi nel vapore delle nuvole
Cristo grava sul vuoto del sepolcro e intorno a quel centro si aggirano le figure. La Vergine afferata al braccio del figlio come volesse strapparlo alla morte. Maddalena che seguita nel suo slancio e poi Giuseppe d'Arimatea, di spalle, e Nicodemo - con le sembianze del vecchio Tiziano -.La testa di Cristo è appoggiata al braccio inerte. Lo spazio è compresso nonostante la diagonale del sarcofago. Si avverte una urgenza di movimento, che sposta l'attenzione sul corpo di Cristo.
Il Vangelo di Matteo parla del lenzuolo candido. Si narra anche di Giuseppe d'Arimatea e Nicodemo che trasportano il corpo ma nessun Vangelo parla della Madonna che tocca il corpo di Gesù