Nelle elaborazioni di un'immagine che bene trasmetta il clima tragico di questo soggetto, l'artista mostra un utilizzo razionale dello spazio, qualità questa che gli deriva dallo studio attento di modelli poussiniani.
Ciò che colpisce maggiormente di questo dipinto è la capacità di penetrare nello spirito dell'episodio evangelico attraverso un tipo di regia che molto deve alle rappresentazioni teatrali, con ogni singolo attore consapevole del proprio ruolo e delle movenze da assumere nello spazio. L'uso della luce penetra nella scena da sinistra a mo' di lama per poi soffermarsi prima sul mendicante seduto, poi sul corpo decapitato del Battista, poi sul carnefice infine sul gruppo della bella Salomè e della sua serva megera