Questo è stato riconosciuto in Bartolomeo Ammannati, personaggio che vediamo raffigurato nelle vesti del suo santo eponimo al centro della composizione, appoggiato a un bastone.
Tuttavia più che una figura maschile, all'episodio si addice a una donna: dietro alla cananea si scorge infatti inginocchiata in un atteggiamento devoto con un libricino di preghiere in mano, una figura femminile solitamente identificata con la moglie del committente Laura Battiferri. Tale scelta fu probabilmente condizionata da una guarigione miracolosa o da una ritrovata Fede della donna, o forse dal suo trapasso a miglior vita dato che chiaramente il momento della vicenda qui rappresentato non è quello del primitivo rifiuto da parte di Cristo di dare ascolto alla supplica della donna, bensì quello successivo in cui egli le si rivolge con la celebre metafora dei cani e del pane.
Come è noto, tale affermazione segue la guarigione miracolosa della figlia della cananea, e tuttavia non compare mai rappresentate in simili contesti a causa del fatto che la reale protagonista della storia è proprio la donna di Canaan, indiscusso esempio di fede, come ancora una volta ribadisce il cagnolino che il pittore le accosta, secondo la consuetudine iconografica che tale soggetto imponeva.
Oltre al cane, il dipinto mostra:
- una pianta con dei fiori
- un ruscello pieno di pesci
- degli alberi dietro agli apostoli