Il colloquio si articola con un ritmo serrato e un taglio ravvicinato, in cui le due figure occupano tutto lo spazio della composizione. Gesù è seduto sull'orlo del pozzo di Giacobbe e apostrofa una donna, nonostante le leggi del tempo impedissero a un uomo di parlare con una donna in pubblico per giunta questa donna e una samaritana cioè appartiene a una popolazione odiata dai Giudei per aver costruito sulla montagna un tempio rivale di quello di Gerusalemme.
La donna è anche una peccatrice che ha avuto cinque mariti e convive con un altro uomo, il che la rende compagna dell'adultera. Il sovvertimento di queste regole banali da parte di Gesù provoca la reazione di sorpresa da parte della Samaritana: la donna, non più giovanissima ma piacevole, con un fiore a ornare la capigliatura e un filo di perle al collo, alza la mano destra in segno di stupore, mentre con la sinistra regge la sua brocca.