[81] Ergo ut optuma quisque valetudine adfectus potest videri [ut] natura ad aliquem morbum proclivior, sic animus alius ad alia vitia propensior | [81] Dunque, come chiunque può sembrare affetto da ottima salute, ma per natura più incline ad una malattia, così lanimo di uno è più propenso ad un vizio, quello di un altro ad un altro |
Qui autem non natura, sed culpa vitiosi esse dicuntur, eorum vitia constant e falsis opinionibus rerum bonarum et malarum, ut sit alius ad alios motus perturbationesque proclivior | Invece i vizi di quelli che sono definiti viziosi non per natura ma per colpa, nascono da false opinioni sulle cose buone e cattive, tanto che uno è più incline ad alcuni moti e turbamenti, altri ad altro |
Inveteratio autem, ut in corporibus, aegrius depellitur quam perturbatio, citiusque repentinus oculorum tumor sanatur quam diuturna lippitudo depellitur | La continuità inoltre, come nei corpi, si sana in maniera più ostica rispetto al turbamento, e il subitaneo gonfiore degli occhi si scaccia in maniera più rapida che una continua irritazione |
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Cicerone, Tuscolanae Disputationes: Libro 01; 01-90
Latino: dall'autore Cicerone, opera Tuscolanae Disputationes parte Libro 01; 01-90
[XXXVIII] [82] Sed cognita iam causa perturbationum quae omnes oriuntur ex iudiciis opinionum et voluntatibus, sit iam huius disputationis modus | [XXXVIII] [82]Ma, conosciuto ormai il motivo dei turbamenti nascono tutti dai giudizi dei desideri e delle volontà, ormai sia stato detto abbastanza su questa questione |
Scire autem nos oportet cognitis, quoad possunt ab homine cognosci, bonorum et malorum finibus nihil a philosophia posse aut maius aut utilius optari quam haec, quae a nobis hoc quadriduo disputata sunt | Bisogna poi che noi sappiamo che, conosciuti, per quanto possano essere conosciuti dagli uomini, i confini dei beni e dei mali non si può desiderare dalla filosofia niente di più grande o di più utile delle cose che sono state discusse da noi in questi quattro giorni |
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Cicerone, Tuscolanae Disputationes: Libro 04; 31-40
Latino: dall'autore Cicerone, opera Tuscolanae Disputationes parte Libro 04; 31-40
Morte enim contempta et dolore ad patiendum levato adiunximus sedationem aegritudinis, qua nullum homini malum maius est | Infatti, disprezzata la morte e sottratto il dolore al soffrire, aggiungemmo il lenimento della sofferenza, di cui non cè male maggiore per luomo |
Etsi enim omnis animi perturbatio gravis est nec multum differt ab amentia, [tamen ita] ceteros, cum sunt in aliqua perturbatione aut metus aut laetitiae aut cupiditatis, commotos modo et perturbatos dicere solemus, at eos, qui se aegritudini dediderunt, miseros adflictos aerumnosos calamitosos | Anche se ogni turbamento dellanimo è grave e non differisce molto dalla follia, tuttavia siamo soliti definire commossi e perturbati solo i restanti, essendo in un qualche turbamento o la paura o la gioia o il desiderio, e miseri, afflitti, sventurati, disperati quelli che si diedero alla sofferenza |
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Cicerone, Tuscolanae Disputationes: Libro 01; 274-332
Latino: dall'autore Cicerone, opera Tuscolanae Disputationes parte Libro 01; 274-332
[83] Itaque non fortuito factum videtur, sed a te ratione propositum, ut separatim de aegritudine et de ceteris perturbationibus disputaremus; in ea est enim fons miseriarum et caput | [83] Così non sembra dovuto a caso, ma proposto da te a ragione il fatto di parlare separatamente della afflizione e degli altri turbamenti; in essa infatti cè la fonte e lorigine delle sventure |
Sed et aegritudinis et reliquorum animi morborum una sanatio est, omnis opinabilis esse et voluntarios ea reque suscipi, quod ita rectum esse videatur | Ma uno solo e il rimedio sia dellafflizione sia delle altre malattie dellanimo, che tutte le cose siano opinabili e volontarie e siano provate per questo motivo, perché sembra che sia giusto |
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Cicerone, Tuscolanae Disputationes: Libro 01; 333-395
Latino: dall'autore Cicerone, opera Tuscolanae Disputationes parte Libro 01; 333-395
Hunc errorem quasi radicem malorum omnium stirpitus philosophia se extracturam pollicetur | La filosofia promette di estrarre questo errore dalle fondamenta come la radice di tutti i mali |