il rito sembra risalire al IV secolo avanti Cristo, quando Roma era sottoposta a una duplice minaccia: da una parte le tribù celtiche, dall'altra Siracusa. Le sepolture rituali venivano eseguite dopo la lettura dei Libri Sibillini, a loro volta consultati in occasione di prodigi particolarmente portentosi (nel 228 un fulmine si era abbattuto sul Campidoglio). L'uccisione delle coppie di vittime equivaleva ad uno sterminio simbolico delle etnie nemiche che essere rappresentavano.