Cicerone, In Verrem: 01; 11-15, pag 3

Cicerone, In Verrem: 01; 11-15

Latino: dall'autore Cicerone, opera In Verrem parte 01; 11-15
Omnia non modo commemorabuntur, sed etiam, eitis certis rebus agentur, quae inter decem annos, postea quam iudicia ad senatum translata sunt, in rebus iudicandis nefarie flagitioseque facta sunt Non ci si contenterà di richiamare alla memoria, ma si esporranno chiaramente, sulla base cli fatti inoppugnabili, tutte le scelleratezze e le infamie di cui sè macchiata la giustizia in questi ultimi dieci anni da quando è passata nelle mani del senato
Cognoscet ex me populus Romanus quid sit, quam ob rem, cum equester ordo iudicaret, annos prope quinquaginta continuos, in nullo iudice [equite Romano iudicante] ne tenuissima quidem suspicio acceptae pecuniae ob rem iudicandam constituta sit ; quid sit quod, iudiciis ad senatorium ordinem translatis, sublataque populi Romani in unum quemque vestrum potestate, Q Calidus damnatus dixerit, minoris HS triciens praetorium hominem honeste non posse damnari ; quid sit quod, P Septimio senatore damnato, Q Hortensio praetore, de pecuniis repetundis lis aestimata sit eo nomine, quod ille ob rem iudicandam pecuniam accepisset; quod in C Herennio, quod in C Popilio, senatoribus, qui ambo peculatus damnati sunt; quod in M Atilio, qui de maiestate damnatus est, hoc planum factum sit, eos pecuniam ob rem iudicandam accepisse; quod inventi sint senatores, qui, C Verre praetore urbano sortiente, exirent in eum reum, quem incognita causa condemnarent; quod inventus sit senator, qui, cum iudex esset, in eodem iudicio et ab reo pecuniam acciperet quam iudicibus divideret, et ab accusatore, ut reum condemnaret Saprà da me il popolo romano il motivo che ha impedito nel corso di quasi 50 anni ininterrotti, durante i quali il potere giudiziario lhanno tenuto i cavalieri , che sorgesse nei confronti di un cavaliere romano incaricato di giudicare nemmeno lombra, signori giudici, di un sospetto di corruzione; saprà il motivo che, una volta passata la giustizia nelle mani dei senatori ed eliminato il potere che il popolo romano aveva su ciascuno di voi indusse Q Calidio a dire, dopo la sua condanna, che non è onorevole per un ex pretore subire una condanna per la quale si sia pagato meno di tre milioni di sesterzi; saprà perché dopo la condanna del senatore P Settimio in un processo di concussione durante la pretura di Q Ortensio , il risarcimento fu calcolato in base alliinputazione di essersi Settimio lasciato corrompere nelle sue funzioni di giudice; che dire del fatto che, nel caso dei senatori G Erennio e G Popilio, condannati entrambi per peculato, e del senatore M Attilio condannato per delitto di lesa maestà, risultò evidente che si erano lasciati corrompere nella loro qualità di giurati in un processo; che, allorquando Vere nelle sue funzioni di pretore urbano tirava a sorte i giudici, si trovarono dei senatori disposti a lasciarsi sorteggiare per emettere sentenza di condanna contro un imputato senza nemmeno prendere conoscenza della causa; che si è trovato un senatore o capace, nella sua qualità di giudice, di prendere nello stesso processo del denaro sia dallaccusato, per distribuirlo ai giudici, sia dallaccusatore per condannare limputato
Iam vero quo modo illam labem, ignominiam, calamitatemque totius ordinis conquerar E adesso quale potrebbe essere il modo adatto per deplorare quella vergogna, quellinfamia, quello sfacelo dellintera classe senatoria

Maybe you might be interested

Cicerone, In Verrem: 02; 02-11-15
Cicerone, In Verrem: 02; 02-11-15

Latino: dall'autore Cicerone, opera In Verrem parte 02; 02-11-15

Hoc factum esse in hac civitate, cum senatorius ordo iudicaret, ut discoloribus signis iuratorum hominum sententiae notarentur Ecco ciò che è accaduto in questa nostra città, quando lamministrazione della giustizia era nelle mani dei senatori, che i voti dei giurati sono stati contrassegnati con colori diversi
Haec omnia me diligenter severeque acturum esse, polliceor Prometto che di tutti questi scandali vi parlerò minutamente e severamente

Maybe you might be interested

Cicerone, In Verrem: 02; 16-20
Cicerone, In Verrem: 02; 16-20

Latino: dall'autore Cicerone, opera In Verrem parte 02; 16-20

[14] Quo me tandem animo fore putatis, si quid in hoc ipso iudicio intellexero simili aliqua ratione esse violatum at commissum [14] E quale, secondo voi, sarà la mia reazione se maccorgerò che perfino in questo processo si sono commessi, con procedimenti più o meno simili, imbrogli e illegalità
Cum planum facere multis testibus possim, C Verrem in Sicilia, multis audientibus, saepe dixisse, "se habere hominem potentem, cuius fiducia provinciam spoliaret: neque sibi soli pecuniam quaerere, sed ita triennium illud praeturae Siciliensis distributum habere, ut secum praeclare agi diceret, si unius anni quaestum in rem suam converteret; alterum patronis et defensoribus traderet; tertium illum uberrimum quaestuosissimumque annum totum iudicibus reservaret Essendo in grado di dimostrare, sulla base di numerose testimonianze, che G Verre, quandera in Sicilia, spesso ripeteva alla presenza di numerose persone di avere dalla sua parte un uomo potente, il cui appoggio gli permetteva di spogliare la provincia: che daltra parte egli non spillava denaro soltanto per sé, ma che aveva in tal modo ripartito il bel triennio del suo governo della Sicilia, che per lui andava benissimo se incamerava personalmente i profitti del primo anno; distribuiva quelli del secondo ai suoi protettori e difensori; riservava interamente ai giudici quelli del terzo, il più ricco e redditizio di tutti

Maybe you might be interested

Cicerone, In Verrem: 02; 02-61-65
Cicerone, In Verrem: 02; 02-61-65

Latino: dall'autore Cicerone, opera In Verrem parte 02; 02-61-65

" Ex quo mihi venit in mentem illud dicere (quod apud M' Glabrionem nuper cum in reiciundis iudicibus commemorassem, intellexi vehementer populum Romanum commoveri), me arbitrari, fore uti nationes exterae legatos ad populum Romanum mitterent, ut lex de pecuniis repetundis iudiciumque tolleretur Questo fatto mi suggerisce di riferirvi losservazione che ho fatta or non è molto davanti a Manio Glabrione al momento della ricusazione dei giudici e che ha vivamente impressionato il popolo romano; che cioè era, secondo me, prevedibile che i paesi stranieri avrebbero inviato dei delegati al popolo romano per chiedere labolizione della legge e dei processi di concussione in base a questa considerazione
Si enim iudicia nulla sint, tantum unum quemque ablaturum putant, quantum sibi ac liberis suis satis esse arbitretur: nunc, quod eius modi iudicia sint, tantum unum quemque auferre, quantum sibi, patronis, advocatis, praetori, iudicibus, satis futurum sit: hoc profecto infinitum esse: se avarissimi hominis cupiditati satisfacere posse, nocentissimi victoriae non posse Se si eliminano tali processi, ogni governatore si limiterà a rubare quello che, secondo lui, potrà bastare a sé e ai suoi figli; ora invece che i processi sono quelli che sono, ognuno ruba quello che possa bastare a sé, ai suoi avvocati e sostenitori, al retore e ai giudici:non si finisce proprio mai: e se si è in grado di saziare la cupidigia di un uomo sia pure avidissimo, come potrebbero farcela ad assicurare a un farabutto la vittoria in un processo

Maybe you might be interested

Cicerone, In Verrem: 02; 03-56-60
Cicerone, In Verrem: 02; 03-56-60

Latino: dall'autore Cicerone, opera In Verrem parte 02; 03-56-60

O commemoranda iudicia, praeclaramque existimationem nostri ordinis Che bei processi degni di passare alla storia, che bella reputazione per il nostro ordine

Maybe you might be interested

Cicerone, In Verrem: 02; 03-81-85
Cicerone, In Verrem: 02; 03-81-85

Latino: dall'autore Cicerone, opera In Verrem parte 02; 03-81-85

Cicerone, In Verrem: 02; 41-45
Cicerone, In Verrem: 02; 41-45

Latino: dall'autore Cicerone, opera In Verrem parte 02; 41-45

Cicerone, In Verrem: 02; 04-51-55
Cicerone, In Verrem: 02; 04-51-55

Latino: dall'autore Cicerone, opera In Verrem parte 02; 04-51-55

Cicerone, In Verrem: 02; 04-106-110

Cicerone, In Verrem: 02; 04-01-02

Cicerone, Filippiche: 04; 11-14

Cicerone, In Verrem: 02; 26-30

Cicerone, De Oratore: Libro 01; 06-10

Cicerone, De Inventione: Libro 01; 01-10