Castel sant’Angelo, luogo dello spoil system del Rinascimento italiano

castel sant’Angelo, luogo dello spoil system del Rinascimento italiano

quel sistema amministrativo che esiste ancora oggi e per il quale si cambia tutta la classe amministrativa ogni volta che cambia il governo

Lo spoil System del Rinascimento è il nepotismo perché, siccome ci si poteva fidare solo della propria famiglia, era all'interno del mondo dei nipoti, dei cugini e dei parenti ( A volte anche dei propri figli, pur essendo papi) che si sceglieva la nuova classe amministrativa. Castel sant'Angelo come Fortezza è il simbolo del potere temporale, a due passi da San Pietro di cui è il satellite militare, ma la più bella e più nota galera del mondo, è nata inizialmente come tomba.

La fece costruire nel secondo secolo della nostra era l'imperatore Adriano, per se stesso. Era concepita come un enorme torta rotonda messa su un cubo, e culminava con una collezione di grandi sculture di bronzo e di marmo. Non si immaginava allora Adriano di avere anche inventato il prototipo del bunker. L'edificio, uno dei più colossali dell'antichità, era ricoperto al suo interno di marmi pregiatissimi, ma era costituito da parti molto semplici: un enorme muraglione cementizio che conteneva una scala elicoidale, la quale portava a tre celle funerarie, poste una sopra l'altra


sala Paolina affrescata da Perin del Vaga sala Paolina affrescata da Perin del Vaga

Nel Medioevo, durante le costanti risse fra le famiglie romane, si scopre che la torre è un eccellente rifugio: diventa una fortezza. Sarà la roccaforte degli Orsini finché il primo papa Colonna all'inizio del quattrocento non riesce a portargliela via e a farla diventare proprietà della Santa Sede. Successivamente, a metà del quattrocento papa Niccolò V comincia le prime opere di consolidamento e ammodernamento, ma è qualche anno dopo che la faccenda comincia a farsi Ancora più interessante. 

Siamo in pieno Rinascimento, nel 1492. E' l'anno in cui muoiono Lorenzo il Magnifico e Piero della Francesca, in cui finisce il primo ciclo del Rinascimento, in cui inizia il decadimento del Ducato di Milano e in cui, soprattutto, la Spagna scopre l'America e neanche si immagina quanto tra poco diventerà ricca. Il 1492, nell'urbe, e anche l'anno in cui diventa papà Alessandro Sesto Borgia, che chiama a Castel Sant'Angelo l'architetto Sangallo il Vecchio per trasformare radicalmente l'edificio. 

Il suo successore, il rigorosissimo Giulio II, che lo detesta, farà cambiare l'alloggio all'interno del Vaticano pur di non occupare le stesse sale di Alessandro VI. Andrà ad abitare al piano di sopra, nelle stanze affrescate per lui da Raffaello, ma verrà comunque spesso a castel sant' Angelo, per seguire dall'alto i lavori in corso per la costruzione della nuova Basilica di San Pietro


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La splendida sala Paolina è sicuramente la stanza più bella di tutto il castello, realizzato da Perin del Vaga e dalla sua scuola per conto di Papa Paolo III, da cui prese il nome. Come si può immaginare dal suo spazio, dall'abbondanza delle coloratissime decorazioni, era anche un luogo molto importante: qui Infatti sostavano i dignitari, gli ambasciatori e le grandi personalità in attesa di ricevere udienza dal pontefice.

I lati corti della sala presentano i dipinti di due figure imponenti, eroiche: da una parte L'Arcangelo Michele dall'altra l'imperatore Adriano. in questo modo, il pontefice voleva omaggiare sia il creatore terreno del castello, sia il suo protettore spirituale. Ma c'era un messaggio ancora più sottile: il papa era colui che riuniva in sé entrambi i poteri, quello terreno e quello religioso, ed era quindi la massima autorità

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